"La nostalgia era troppo forte, dopo cinque anni di assenza sono voluto tornare a Ruscio, nella speranza di riscoprire i luoghi dove avevo trascorso momenti di sereno riposo, di incantevoli passeggiate a cavallo lungo i tratturi della vallata, di indimenticabili e avvincenti partite di scopone al fresco della pergola. Venendo da Roma, dopo la forca di Fuscello, mi sono fermato sul grande cavalcavia, – di trafori nemmeno l’ombra – che domina la vallata delle ville di Leonessa. Quante volte, in passato, da quel punto, spingevo lo sguardo sino infondo alla vallata, ai piedi di Pizzoro e Palvario, per scoprire Ruscio e già mi sentivo a casa.
Ora, però, lo spaziare dello sguardo è impedito da una misteriosa nebbiolina rossastra, che ristagna sulla vallata e ne offusca i contorni. Man mano che, scendendo per i tornanti della
strada, mi avvicino a Ruscio, spengo il climatizzatore dell’ auto, proprio come ero solito fare allora, per assaporare la fresca brezza del bosco, ma un’ altra sorpresa mi aspetta. Un odore nauseabondo di materia marcescente, insieme a una finissima fuliggine riempie l’abitacolo … "
Ma che idee, che incubi riempiono la mia mente!! Ruscio in primavera è ben altra cosa: alberi in fiore, ruscelli gorgoglianti tra i boschi, prati inondati di un tenero verde, punteggiati di fiorellini …
Già, Ruscio oggi è proprio così, scusatemi per questo mio farneticante fantasticare, ma per quanto ancora?
Il comune di Leonessa ha deliberato l’ampliamento della discarica abusiva situata a circa 200 metri a monte della località "la miniera", lungo il confine tra Lazio ed Umbria. Tale discarica di rifiuti solidi urbani sarà utilizzata non solo dal comune di Leonessa, ma anche, secondo la delibera della giunta leonessana, da altri quattro comuni.
E la Provincia di Rieti ha deliberato che quella stessa discarica accoglierà i rifiuti di ben altri 14 Comuni. Ora anche la Regione Lazio dovrà decidere in merito: la miniera dovrà accogliere anche i rifiuti di Rieti e di tutta la sua provincia? Si parla anche della costruzione di un inceneritore, un enorme falò pronto a bruciare e rendere innocui (?) quintali e quintali di immondizie. E chissà quanti camions serviranno per il trasporto! !
E non basta. Sono in fase di avanzata costruzione vasche per il trattamento delle acque fognarie del comprensorio di Leonessa che, una volta depurate (?), verranno immesse, aggiungendosi alle acque di infiltrazione provenienti dalla discarica, nel fiume Vorga. Proprio il ruscello che attraversa Ruscio, costeggia il campo sportivo e i campi agricoli, che i nostri contadini hanno convertito alle coltivazioni biologiche, incompatibili certamente con una situazione ambientale compromessa.
Chi acquisterà più il nostro farro o le nostre genuine lenticchie? Chi verrà più a trascorrere qui le proprie vacanze?
Gli amministratori del Comune di Leonessa, della Provincia di Rieti, della Regione Lazio stanno scientemente compromettendo il nostro futuro sviluppo economico e sociale mettendo in serio pericolo le coltivazioni agricole biologiche con la contaminazione definitiva dell’aria e delle acque sia di superficie che freatiche e precludendoci qualsiasi possibilità di incremento turistico creando tra le montagne fitte di boschi una collina di rifiuti maleodoranti.
L’ambiente è la nostra sola risorsa economica per richiamare il turismo e le coltivazioni biologiche rappresentano l’ultima possibilità per rilanciare la nostra agricoltura: la discarica, l’inceneritore segneranno la nostra fine.
La barrozza è un rustico carro da lavoro, che ora si usa soltanto durante le sfilate tradizionali e folkloristiche: ma, statene pur certi, rovesciato forma una resistenre barricara contro chiunque minacci il nostro diritto a vivere in un ambiente salubre e incontaminato.