L’Angelo del Campetto

By proruscio

Quando si parla di una persona strana, petulante, ma che assomma in sé tante qualità, tanta passione, si usa dire che se non fosse esistito, bisognava inventarlo. Ed uno come Angelo Peroni, non bisogna inventarlo, bensì tenerselo da conto. Ragazzi, quello che ha fatto e che sta facendo e che conserva tanto gelosamente suscita l’invidia di tutti. Sior Brontolon, lo definirei se fosse veneziano, ma siccome è rusciaro, lo chiamano Ciccarella o "er palletta" come lo indicano a Roma gli amici del circolo bocciofilo di Villa Gordiani.

Quante volte l’avete sentito parlare di abbandonare tutto e poi, a maggio, eccolo riprendere i lavori al campetto (la sua creatura), verniciare le attrezzature, preparare il campo da gioco, innaffiarlo potare le piante d’intorno, o rinnovare il chioschetto preparando bibite e noccioline.

Tutti i bambini e i ragazzi di Ruscio lo temono, lo rispettano (non sempre, però) ma lo amano, perché per quanto se ne possa dire, in fondo, in fondo è un vero ….. Angelo custode.

Osvaldo PERELLI

N.B. Sono parole di Osvaldo ma approfittiamo per inviare ad Angelo un immenso grazie da tutti i soci della Pro Ruscio e dalla redazione de "la Barrozza" per la sua incessante dedizione alla cura del nostro Campetto.