Segnalibro

By proruscio

In questo numero segnaliamo:

Per la letteratura:
Salman Rushdie – L’incantatrice di Firenze – Mondadori
Un potente affresco storico, il confronto fra due regni all’apice della loro civiltà, il linguaggio sempre surreale, ironico e graffiante utilizzato dall’autore: ottimi ingredienti per una lettura che scorre piacevolmente intensa, fra rimandi storici minuziosamente documentati e voli pindarici sulle sempre evidenti debolezze umane.

David Jimenez – Figli del monsone – Tropealogo_segnalibro
Non è un romanzo, né un saggio, né una raccolta di racconti. Perché leggerlo, dunque? perché è un viaggio attraverso storie di umanità negata, testimonianze della nostra capacità di rimozione, di eliminazione di ogni problema di coscienza teso a minare il nostro mondo dorato. E invece i sentimenti e i bisogni si assomigliano ad ogni latitudine, sono le sfumature che cambiano il corso della storia, sfumature pesanti come macigni, che noi figli del benessere continuiamo ad alimentare con la nostra indifferenza.

Roberto Bolano – 2666 – Adelphi
Il testo può considerarsi l’opera omnia di questo autore cileno, scomparso qualche anno fa. L’impatto non è dei più semplici (il libro sfiora le 1000 pagine), ma la costruzione dell’opera è davvero insolita e affascinante. I cinque capitoli che compongono il testo sono al contempo autonomi e legati fra loro da un filo trasparente ed enigmatico: il quadro che ne emerge è un impasto di reale ed onirico, di noir e filosofico, a comporre e mescolare ingredienti per una lettura davvero ammaliante, come la voce di un affabulatore.

Sadeq Hedayat – La civetta cieca – Feltrinelli
Per chi ama conoscere e approfondire la letteratura classica, un testo di un autore che ha rivoluzionato il paesaggio letterario persiano. Se non nella forma, cui l’autore era meno interessato, è la sostanza del suo scritto ad appassionare: scrittura visionaria, nichilista, esistenzialista, un romanzo che pur evocando atmosfere esotiche, colpisce per la cruda rappresentazione della vita e del suo naturale fluire.

 Daniele Del Giudice – Staccando l’ombra da terra – Einaudi
E’ in libro sull’errore, la caduta e la probabilità . Un testo che sfugge a  classificazione classiche dove i racconti sono affidati ad una grande varietà di registri dall’esperienza personale di addestramento, alla ricostruzione storica delle eroiche imprese durante la Seconda Guerra Mondiale, all’ultimo volo di Saint-Exupery fino agli episodi recenti  di Ustica – racconto che ha gettato le basi del noto lavoro con Paolini – il tutto contornato da profonde considerazioni di filosofia teoretica e filosofia di vita.

Per i ragazzi
Fred Uhlman – L’amico ritrovato – Feltrinelli
Un’ottima lettura, consigliata a tutti coloro siano interessati a scoprire i valori della gioventù nell’epoca nazista e in generale il sentimento dell’amicizia. In Konradin troviamo una figura orgogliosa, fedele ai propri ideali politici e allo stesso modo fedele al senso di amicizia nei confronti di un ragazzo che non potrebbe frequentare. L’amicizia è un ponte che supera ogni barriera, ogni limite imposto, ogni stupida e falsa ideologia.

Si rinnova l’invito a far pervenire ai curatori di questa rubrica, all’indirizzo e-mail info@proruscio.it , suggerimenti e segnalazioni sulle opere lette, in modo da poter offrire un quadro sempre più esauriente dell’aspetto culturale dei nostri tempi.

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EX ABRUPTO

cioè i cinque libri più amati dai nostri soci
In questo numero risponde  Anna Maria Cicchetti

Jorge Amado – Teresa Batista stanca di guerra
Jeffrey Eugenides – Middlesex
Mario Calabresi – Spingendo la note più in là
Rafik Schami – Il lato oscuro dell’amore
Anne Cherian – La sposa indiana

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INDOVINA L’INCIPIT

Indovina l’incipit : “È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.”.

L’incipit dello scorso numero è tratto da:
 “Le metamorfosi” di Ovidio.