Girovagando su internet mi sono imbattuta tempo fa in un articolo sulle farfalle che ha attirato la mia attenzione, la creazione di un giardino ospitale per questi insetti.
L’alternarsi di campi, siepi, boschi, stagni e fossi, tipico del tradizionale paesaggio agricolo, costituisce già di per sé l’ambiente ideale per molte specie di farfalle. Ma in un tempo relativamente breve (pochi decenni), il rapporto tra farfalle e uomo é radicalmente
cambiato.
Il massiccio uso di diserbanti ha causato addirittura la scomparsa in vaste aree, dei fiori spontanei del cui nettare le farfalle si nutrono. Ovviamente esse sono state sterminate dagli insetticidi, spesso poco o niente selettivi. Infine, porzioni cospicue del territorio sono ormai ricoperte da cemento e asfalto.
Gli stessi giardini, sia pubblici che privati, sono spesso inospitali per le farfalle per diversi motivi: il diffuso impiego di piante esotiche, sulle quali quasi nessuna farfalla depone le uova, e di fiori appartenenti a varietà molto vistose, ma povere di nettare; la rasatura troppo frequente dei prati, da cui conseguono gravi danni per le specie che si riproducono sulle piante erbacee; l’uso degli insetticidi, particolarmente dannosi per i bruchi, e degli erbicidi che eliminano le piante spontanee indispensabili al loro nutrimento.
E’ semplice dedurre quindi che si può rendere un giardino accogliente ed ospitale per le farfalle, basandosi sulla conoscenza dello “stile di vita" di questi insetti.
Bisogna innanzitutto tenere presenti le esigenze dei bruchi che, riguardo all’alimentazione, sono sempre selettivi e, poiché le piante meglio in grado di ospitare i bruchi (dette piante nutrici) sono quelle proprie della nostra flora (non esotiche), su di esse dovrà cadere principalmente la scelta in fase di piantagione e semina e abitudini di manutenzione.
Neve a Ruscio 13/02/2010 (foto G. Ventura)
Un elemento molto importante nel giardino delle farfalle é il prato, che deve essere benassolato.
Se il giardino é abbastanza ampio sarà opportuno circondarlo con una siepe, che lo riparerà dal vento e permetterà di introdurre altre piante importanti per le farfalle.
Le farfalle inoltre gradiranno avere nel giardino un punto di riferimento dove incontrarsi per i corteggiamenti. A questo scopo possono servire una struttura sopraelevata, come un vecchio pozzo, sormontata da fiori. Oppure un alberello dalla chioma compatta e lucida, come l’ulivo o il giaggiolo, possibilmente vicino a un muro bianco e soleggiato, in un punto
riparato dal vento.
E’ importante poi che il giardino offra dell’acqua. Specie nei periodi più caldi, bisognerà tenere costantemente inumidito un pozzetto contenente terreno frammisto a sabbia, da cui le farfalle possano succhiare acqua e sali minerali.
In mancanza di ampi spazi, un piccolo "giardino per le farfalle” può essere realizzato anche su un terrazzo, scegliendo piante che meglio si adattano alla vita in vaso.
Qui di seguito, alcune piante, che attirano particolarmente le farfalle col loro nettare (tra esse vi é anche qualche pianta nutrice):
l’edera (Hedera helíx), pianta nutrice della celastrina; il caprifoglio, che con i suoi fiori profumati attira in modo particolare le falene; la verbena;la lantana cascante; l’arabis bianca; l’alisso giallo; l’eliotropio o vainiglia; la salvia; l’origano; la maggiorana; la scabiosa; il sedum; la valeriana rossa; la menta; le primule selvatiche; le zinnie nane (Zinnia elegans); i crisantemi giapponesi; l’iberis; il lillà; la rudbechia; la verga d’oro; la lavanda.
Tra le piante consigliate per allestire le siepi, alcune hanno come ruolo principale quello di piante nutrici come l’edera, già menzionata: il salice bianco, il ramno, l’alaterno, la frangula, il corbezzolo, l’agrifoglio, le coronille arbustive, il pruno e il prugnolo (meglio conosciuto dalle nostre parti come spurbiju… non so se ho scritto in maniera giusta), il biancospino.
Le farfalle non si nutrono solo del nettare dei fiori. E’ possibile spesso osservarle anche a succhiare la linfa che sgorga dalle ferite degli alberi, o sui frutti stramaturi (come i fichi, le albicocche, le ciliegie, le pesche e le pere). Sarà quindi gradita alle farfalle la presenza nel giardino di qualche albero da frutto, non trattato con pesticidi.
Alcune specie spontanee dei prati sono particolarmente importanti: la carota e finocchio selvatici, l’angelica ed altre piante appartenenti alla famiglia delle Ombrellifere, nutrici del macaone; il fiordaliso e la piantaggine, piante nutrici delle fritillarie minori; le graminacee appartenenti a diverse specie comuni nei prati (Poa spp., Bromus spp., Festuca spp.), nutrici della bruna dei muri, della bruna dei prati, della bruna minore, della macchia dei boschi e dell’esperide venato;
le viole selvatiche, nutrici della pafia e della latona; i cardi, piante nutrici della vanessa del cardo; le leguminose appartenenti a diverse specie (Trifolium spp., Lotus corniculatus, Coronilla spp., Ononis spp.), nutrici della colia, delle licene blu e delle zigene; l’acetosella (Rumex acetosella) e il romice (Rumex spp.), piante nutrici di alcune licenidi dai riflessi ramati; la silene (Silene spp.), nutrice di alcuni nottuidi; l’erba viperina (Echium spp.), nutrice della vanessa del cardo.
Infine, in un angolo del prato più umido e dal suolo più ricco, magari dove viene accumulata l’erba tagliata, si potrebbe lasciar crescere le ortiche. Di queste piante, in genere malviste, si nutrono molte specie di vanesse.
Risulta subito evidente, leggendo, che Ruscio rappresenta l’ ambiente naturale ideale per mettere in pratica tutti i consigli degli studiosi per assicurare la vita a questi graziosi insetti, molte delle piante consigliate crescono spontaneamente nei nostri prati. Bisogna soltanto avere qualche accortezza in più, evitare magari di tagliare così tanto spesso i prati intorno casa, o preferire ai concimi chimici quelli organici, visto che, tra l’altro, abbiamo a disposizione il contenitore per la composta e il letame.