Rovistando fra le numerose carte lasciate da mio fratello Osvaldo alla moglie Liliana ho rinvenuto questo suo iscritto, che ho voluto qui pubblicare, per ricordare il suo carattere “scanzonato” e la sua bravura nel mettere per iscritto in pochi minuti particolari momenti lieti della nostra vita. Guerino
Osvaldo Perelli
Fuori piove,
ma dentro, riuniti intorno ad una lunga tavola imbandita, si sta bene.
Filtra dagli infissi e dai tramezzi un insieme variegato di odori e di profumi di buona cucina toscana.
Chi sarà la cuoca?
E’ Lilli!
Ma va, osa dire qualcuno, quella sa fare solo le pitture sui cocci dè cucina.
E’ nonna Nena!
No. Quella sa fare solo le mele cotte o al massimo i cannelloni.
E’ Lilli, insiste qualcuno.
Ma va, risponde una voce rauca e un po’ malaticcia, quella sa fare bene solo le iniezioni!
Ho trovato chi ha cucinato: Andrea der Selene.
Ma no, quello è capo-maitre e pensa solo alle more (i frutti s’intende, no alla moglie) e ai lamponi.
La moglie Daniela? No, di sicuro, l’ha la nausea e de profumi s’intende solo di quelli dè bellezza!
Josè allora?
Allora magni!l’ha er marito che lavora al supermercato e je porta tutti i prodotti già confezionati. Quanno cucina! Se se trattasse dè darci………
Volemo provà cò Sabina?
Coi ragazzini appresso e cò li studi che deve fa, solo a mette la pila sul fornello diventa una fatica.
La dolce Laura?
Dubito al massimo! E’ troppo innamorata de Natalino e troppo delicata pè ste faccende caserecce.
Pausa. E se avesse cucinato Marco?
Qualche pensierino si comincia a fare, ma poi cominciano i dubbi.
Se si trattasse di una frittatura, la cosa sarebbe fattibile. Troppo fiscalista!
Ma la delicatezza di questi aromi e di tutti questi odori che giungano ora più forti alle narici dei commensali, lasciano pensare a qualcosa di più altamente professionale.
Qualcuno accenna dal fondo del tavolo ad una ipotesi estrema.
Che in momento di raptus culinario abbia preparato il pranzo, nonno Guerino.
Risata generale e bu-bu di diniego che non lasciano scampo.
Quello, afferma qualcuno con voce alta, è buono a preparare la pappa a Derby (il cane) o al limite qualche brodino coi dadi!
Potrebbe, al limite aver collaborato con la sua esperienza di cucina romana la zia Liliana.
Prima di tutto è ospite e poi sa fare bene solo le padellate di bieta!
E allora, amici miei, nipoti e cognati, nonni e nonne e affini (Derby), per esclusione, un solo nome sorge spontaneo dal cuore e tutti insieme, in piedi e in coro, gridiamo ha cucinato Lilli!!! Viva Lilli, onore alla cuoca.
P.S.:tutti questi osanna sono validi se il pranzo sarà ottimo, abbondante e……originale, perché se ciò non fosse, una sola colpevole: Lilli Coppini.
Zio Osvaldo