In questo numero segnaliamo:
Anilda Ibrahimi – L’amore e gli stracci del tempo – Einaudi
Intenso, emozionante, intriso di umanità. La seconda opera di questa autrice albanese, che scrive in italiano (il che ci permette di assaporare il suo linguaggio poetico senza il filtro della traduzione) ci riporta la storia struggente di amori e amicizie che lottano per affermare se stesse, mentre tutt’intorno la stupidità degli uomini erige barriere e violenze.
Letteratura allo stato puro. Atmosfere cupe, tragiche, paesaggi apocalittici, un senso di fine mondo che pervade ogni parola: eppure è proprio in questo scenario che l’umanità si riappropria del più intimo significato, perché, come afferma il protagonista, noi portiamo il fuoco, e quindi la speranza che è in noi. Quando l’emozione della lettura incontra il valore ultimo del nostro esistere.
Kamila Shamsie – Ombre bruciate – Ponte alle Grazie
Un libro che emoziona e coinvolge. Quando la storia segna il destino degli uomini, lo modella e lo indirizza anche aldilà delle proprie intenzioni. Il senso della perdita, il senso dell’amicizia, il valore di credere in ideali di integrazione e comunanza, e poi la guerra, insensata e violenta sempre, senza giustificazioni. Dall’esplosione atomica di Nagasaki alla New York dei nostri giorni, passando per New Delhi, il Pakistan e l’Afghanistan: è lungo questo itinerario che i personaggi cercano di affermare se stessi, le loro storie tese ad illuminare cosa sia stato l’ultimo scorcio del XX secolo.
Youssef Ziedan – Azazel – Neri Pozza
In un’atmosfera che richiama i colori e i silenzi del deserto, questo romanzo storico affronta gli albori del cristianesimo (IV-V secolo d.c.), attraverso le memorie, i dubbi e le sofferenze di un monaco egizio. Personaggi reali accompagnano questo lungo cammino, a svelare un tempo di profonde dispute teologiche e inaudite violenze; di rilievo la figura dell’autore, insigne docente universitario di islamismo e sufismo.
Per i bambini:
Ben Jelloun – La bella addormentata – Fabbri Editori
L’autore marocchino riscrive la celebre fiaba di Perrault per parlare ancora una volta di razzismo a bambini e adulti tematiche odierne trattate con parole e storie antiche . Certo in questa la favola, indirizzata soprattutto ai più piccoli, ricorrono meccanicamente, senza alcuna sorpresa, personaggi e situazioni che non hanno richiesto sforzo d’inventiva né novità creativa ma non si chiede ad una favola di essere originale, ma sono richiesti poesia e un messaggio chiaro, universale e Ben Jelloun ci offre con semplicità ed eleganza l’uno e l’altra. Bellissimi gli acquarelli delle illustrazioni .
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EX ABRUPTO
cioè i cinque libri più amati dai nostri soci
In questo numero risponde Bianca Zeoli:
Gregory Roberts – Shantaram
Amitav Ghosh – Mare di papaveri
Tiziano Terzani – Un altro giro di giostra
Anita Nair – Cuccette per signora
Andrea Camilleri – Il re di Girgenti
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INDOVINA L’INCIPIT
“Io sono una persona malata… sono una persona cattiva. Io sono uno che non ha niente di attraente”.
L’incipit dello scorso numero è tratto da “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury.