In questo numero segnaliamo:
Bella la scrittura, vischiosa, pastosa. Frasi di densità e di forza espressiva, la scrittura trascina dentro una storia che è insieme archetipa e nuova.
In un paese immaginario della Sardegna tra gli anni ’50 e gli anni ’60 si muovono i personaggi con un che di ancestrale e "mitologico". Il mondo ancora intriso di superstizione, di ritualità antiche, descritto dalla Murgia si riempie di senso e di sensi moderni. I temi principali : Accabadora/Eutanasia ,Fillus de anima/ Adozioni. E’ un libro sul "confine". Il confine, tra vita e morte, tra le cose che si fanno o non si fanno.
Sarah Waters – Carezze di velluto – Ponte alle Grazie
Ambientato in epoca vittoriana, quest’opera si configura come una sorta di iniziazione alla vita della protagonista. L’autrice disegna in tal modo un affresco di relazioni umane e sociali che indaga e svela le atmosfere dell’omosessualità femminile, le ipocrisie del tempo, le difficoltà di affermare la propria personalità oltre le convenzioni di comodo. Un libro che emoziona, una scrittura agile ed ironica, leggera nel penetrare i tormenti dell’animo femminile.
David Mitchell – I mille autunni di Jacob de Zoet – Frassinelli
Un romanzo denso di fascino, dai toni poetici ed evocativi. Uno sguardo sull’Oriente di fine 18° secolo, fra nuove rotte commerciali ed antiche tradizioni, personaggi che si stagliano nella nostra immaginazione per forza e spessore interiore. Una storia avvincente, da uno dei più promettenti ed emergenti autori inglesi.
Anita Nair – L’arte di dimenticare – Guanda
Un sottile filo di dolore e il senso della perdita, il rapporto genitori – figli, il ricordo delle proprie origini, i destini di un uomo e una donna che si intrecciano con casualità. Con scrittura salda e profonda l’autrice disvela modi e comportamenti umani quando il destino sembra accanirsi sulle proprie esistenze, e come una lucida accettazione di ciò possa riaccendere la speranza di un domani nuovamente pregno di vita e di colore.
Uzma Aslam Khan – Mehwish parla al sole – Neri Pozza
Splendida opera seconda di questa giovane scrittrice pakistana. Scritto con rara intelligenza ed ironia, l’autrice affronta il tema fra fede e scienza, tema che inevitabilmente genera ripercussioni sul proprio modo di pensare ed agire. Una lettura molto attuale, che annulla la distanza fra oriente e occidente, ponendoci tutti nel campo dell’universalità dell’essere.
Per i ragazzi:
Il castello errante di Holw – Diana Wynne Jones – Kappa Edizioni
Ne ‘Il Castello Errante di Howl’ Diana Wynne Jones si diverte a prendere in giro i clichè delle favole famose, dai personaggi agli strumenti magici come gli stivali delle sette leghe o i mantelli invisibili, e con innato umorismo colloca in un castello semovente un mago cattivo, ma non “così” cattivo, un assillante apprendista e un’eroina novantenne.
Le avventure della povera Sophie alle prese con il vanitoso mago Howl e la sua rivale, la terribile Strega delle Terre Desolate, tengono incollati alle pagine senza mai un attimo di noia. ‘Il Castello Errante di Howl’ è una di quelle rare favole per ragazzi in grado di appassionare e divertire, in egual misura, anche gli adulti. E se avete visto il film del maestro Miyazaki è una lettura da non perdere.
Si rinnova l’invito a far pervenire ai curatori di questa rubrica, all’indirizzo e-mail info@proruscio.it, suggerimenti e segnalazioni sulle opere lette, in modo da poter offrire un quadro sempre più esauriente dell’aspetto culturale dei nostri tempi.
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INDOVINA L’INCIPIT
“In principio era il Verbo e il Verbo era presso di Dio, e il Verbo era Dio. ”. L’incipit dello scorso numero è tratto da “Memorie dal sottosuolo” di Fedor Dostoevskij.
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EX ABRUPTO
cioè i cinque libri più amati dai nostri soci
In questo numero risponde Giuseppe Taliano:
Ursula Hegi – Come pietre nel fiume
Ann Marie MacDonald – Chiedi perdono
Gesualdo Bufalino – Diceria dell’untore
Silvia Di Natale – Kuraj
Yukio Mishima – La voce delle onde