Quando il Presidente mi ha chiesto di scrivere un articolo per la Barrozza, riguardante i funghi, sono rimasto un po’ perplesso.
Ma poi pensandoci bene e trattandosi di argomento a me molto caro non ho potuto fare altro che dedicare l’articolo a “Sua Maestà il Porcino”
Lo si sente nell’aria. Un impulso premonitore che ti assale e diventa sempre più forte.
Un ritardo di una settimana potrebbe essere fatale (si trasformerebbe in una vera crisi) poi all’improvviso scoppia la bolgia.
I boschi si riempiono di voci e si animano improvvisamente, in un tal modo che assomiglia ad una festa campestre.
Ma la festa dura poco. Dopo i primi pingui bottini i funghi cominciano a scarseggiare ed il bosco comincia a ritornare appannaggio esclusivo dei veri appassionati. Solo loro sanno gustare per intero la serenità dei luoghi e la pace che li coinvolge fin dentro il loro essere.
Alzarsi a notte fonda, arrivare nei boschi, respirare a pieni polmoni l’odore dell’erba fresca, del muschio e delle foglie in decomposizione. Il tutto amalgamato dall’odore dei funghi. Furono Iacone Agabiti ed Ilario Angelini di Rescia circa quaranta anni fa a trasmettermi la passione per i funghi, e da allora gli appassionati sono sempre aumentati.
La sera, quando ci si riunisce da Pietro non si parla d’altro. Ritornano in mente cose del passato, e come si fa a non parlare di Angelo Peroni, di Belleggia e di altri che purtroppo chi per un motivo che per un’altro non si incontrano più a cercare funghi.
Ora ci sono Roberto Arrigoni, Massimo Peroni, Sergio Lillo e Fabrizio Vannozzi che la sera quando sono insieme cercano di studiare le strategie e piccole furbizie per il giorno dopo.
Fra le tante cose belle che ci offre Ruscio durante il periodo estivo e non solo!? c’è anche la possibilità di trovare funghi “quando la stagione è favorevole” ed infine “pochi grassi, molti carboidrati, proteine nobili e quasi niente calorie ne fanno l’ideale per la gola e per la linea!!! E buon appetito.