Il farro e la lenticchia di Ruscio in Finlandia!

By proruscio

La possibilità di vivere all’estero per motivi di lavoro permette di entrare in contatto con gente, usi, costumi e abitudini completamente diverse dalle nostre e di scoprire piatti e ricette non note o far scoprire le tradizioni  culinarie italiane ai più.
Come ogni  anno, anche lo scorso febbraio presso “l’International School  of Helsinki” (scuola dove Flaminia ha terminato le superiori) si è svolta la festa chiamata “International day”, dedicata a tutte le famiglie degli allievi che la compongono.

L’ISH è una grande scuola che va dall’asilo alle superiori dove ragazzi di 46 nazionalità diverse trascorrono le proprie giornate e compiono i propri studi. Nel corso della festa si usa partecipare ad un pranzo collettivo: le famiglie della stessa nazionalità si radunano tra loro e preparano cibi caratteristici del proprio paese, offrendoli ai partecipanti ed donando il ricavato in beneficenza.  

Da sinistra: la nostra Simona, Milena (Ambasciatrice slovena), Rebeca (spagnola sposata ad un italiano), Luisa (napoletana sposata ad un diplomatico inglese), Alexia (moglie greca dell’Ambasciatore inglese), Imma (catalana sposata ad un italo-argentino), Elisa (signora spagnola)

Ovviamente le comunità più numerose (come quella indiana, legata al mondo NOKIA, o quella russa, vista la vicinanza del paese alla Finlandia) hanno offerto un complesso buffet. Accanto a questi, erano presenti piatti tradizionali norvegesi, polacchi, americani, francesi, malesi, coreani o giapponesi e via dicendo.

In questa complessa varietà non poteva di certo mancare la cucina italiana e quella mediterranea in generale. Per questo motivo, non potendo contare sull’ausilio di altri connazionali (solo Flaminia è italiana al 100% perché gli altri bambini sono un misto di varie razze, e quindi italo-argentini, italo-ungheresi, italo-inglesi o italo-spagnoli), alcune signore, tra cui Simona, hanno pensato di organizzare un tavolo intitolato ai sapori del Mediterraneo, unendo ed offrendo i  sapori della cucina greca, spagnola, slovena, catalana ed ovviamente italiana.

In questo contesto, su una tovaglia in cui predominava l’azzurro del mare mediterraneo, hanno trovato posto la moussaka greca, la tortilla catalana, il gaspacho andaluso, i prosciutti ed i formaggi sloveni. L’Italia è stata egregiamente rappresentata dall’insalata di Farro e dalle Lenticchie con salsicce di Ruscio, appositamente portati in Finlandia al tempo del trasloco, sconosciuti a chiunque, ma (considerato l’incasso) particolarmente apprezzate dai presenti.

Il tutto accompagnato da un gustoso tiramisù che, a quanto pare, risulta essere un dolce italiano conosciuto in tutto il mondo con la sua divertente traduzione internazionale in lingua inglese:“pull me up”.
Lo stesso farro e le lenticchie (sempre accompagnate da salcicce che ogni volta vengono trasportate dall’Italia in valigia visto che in Finlandia non se ne trovano, perchè non le conoscono e non le producono!) sono proprio due dei piatti forti che offriamo nelle nostre serate conviviali con amici di tutto il mondo, serate che sono anche l’occasione per far conoscere ed apprezzare i sapori, gli odori ed i benefici della nostra cucina (a questo punto non solo genericamente italiana, ma proprio RUSCIARA!!).

A proposito di funghi, di cui si è parlato nell’ultimo numero della “Barrozza”, vorrei far sapere a tutti i “fungaroli”  di Ruscio che la Finlandia potrebbe essere il vostro Regno. Qui da fine agosto i boschi sono pieni di funghi, di tutte le qualità e colori, velenosi o meno. E sono soprattutto pieni di porcini!! Cappelli di porcini dalle proporzioni inimmaginabili si trovano in ogni luogo! Basta uscire di qualche chilometro da Helsinki per trovarli nei boschi o sulle rive dei laghi dove crescono in abbondanza, in ogni angolo.

E se ne trovano tanti perché i finlandesi ….. non li colgono e non li mangiano! Nonostante l’abbondanza non li toccano perché non fanno parte della loro cultura culinaria e peraltro, per gli inesperti come me, non c’è nessun centro dove sia possibile sapere se il fungo colto sia commestibile o meno.

Per questo motivo, alcuni imprenditori italiani hanno ben pensato di raccoglierli e portarli in Italia dove, lo sappiamo, vanno a ruba!! ….
Paese che vai,  usanze culinarie che trovi.