Uno dei principali scopi della fondazione della pro-Ruscio fu quello di realizzare tutte quelle opere che rendessero più lieto il soggiorno estivo e quindi curassero più il corpo che lo spirito.
Una bella vacanza in montagna, in verità, è fatta di tante cose: dallo sci alle escursioni, all’equitazione, alle serate danzanti, al tennis, e dulcis in fundo al calcio. E’ anche l’occasione per rivedersi, per fare nuove amicizie, dopo il periodo invernale passato all’insegna dell’attività, degli affari, ognuno chiuso nel proprio guscio familiare.
C’era, pertanto, bisogno di qualcosa o di qualcuno che ci facesse uscire da questa logorante mondo delle abitudini. Ed ecco, quasi, per incanto, apparire sulla nostra via, o meglio, sulla nostra contrada la figura del Professor Renieri.
Colui che ci ha fatto scoprire il gusto della cultura.
Tramite la nostra associazione, di cui era Socio, Egli ha promosso quelle visite culturali iniziate prima in sordina e poi divenute vere e proprie giornate di vita artisticamente vissute nei musei e nei palazzi di Roma, a noi più noti per sentito dire, che per conoscenza diretta.
Memorabili le sue lezioni alle catacombe, quelle sugli Etruschi nel parco della sede sociale e commovente quella effettuata al Museo Napoleonico in una fredda giornata d’inverno quando ormai il male aveva preso il sopravvento sul suo fisico.
Altri professori, purtroppo, non ne abbiamo avuti, se non semplici alunni che hanno ereditato solo il gusto di aprire ad altri il cammino dello scibile, dell’arte e dei luoghi più belli e caratteristici del Lazio e dell’Umbria.
Mi riferisco alle giornate passate insieme alla Reggia di Caserta, a Greccio, a Todi, a Cerveteri, sugli altopiani di Lussito, con la visita al Castello Nobili-Vitelleschi a Labro, al Santuario di Collevalenza, o al laghetto di Scheggino e da ultimo quella trascorsa nella Basilica di Macereto.
Alla sezione ricreativa curata in modo capillare dal sottoscritto e da Angelo Cardilli va il merito di aver promosso e conservato questo spirito di ricerca delle novità, unitamente al duo Perelli Guerino e Vittorio Ottaviani che hanno curato la sezione grandi viaggi (le gite all’isola d’Elba, in Sardegna, a Vienna e da ultimo quella a Gubbio di concerto con la pro-loco di Monteleone) .
Per quel che ci riguarda più da vicino, concludo invitando tutti giovani e meno giovani a scoprire le bellezze della nostra Vallata, uno dei luoghi più suggestivi dell’Umbria, con le sue montagne, i suoi boschi, i suoi ruscelli, i suoi casali, (la gita al casale Macario docet) i suoi sentieri che san no tanto di antico.
E allora ragazzi zaino in spalla e via.