Non c’e’ che dire… quando si tratta di onorare una tradizione, a Ruscio lo si fa alla grande
Il focone della venuta e’ certamente uno momento speciale della vita della nostra frazione; si entra in una dimensione che non esitiamo a definire magica: l’alta pira di legna, composta con passione e maestria dai ragazzi di Ruscio, arde crepitando, mentre, intorno, in una sorta di riscoperta intimita’, dapprima nel silenzio stupito del primordiale rispetto del fuoco, poi, nella consapevolezza del momento sacro con la benedizione del parroco, e infine nella gioia del convivio, si dipana lo svolgersi di una serata in allegra compagnia.
Lontano dalla frenesia estiva, in pochi, i piu’ coraggiosi, i veri rusciari (direbbero altri), celebrano una antica tradizione che si perde nella notte dei tempi pagani.
Un particolare ringraziamento (sperando di non dimenticare nessuno) a chi ci permette ancora una volta di godere di questo spettacolo e di non mandare persa questa memoria: Guido Compagnucci, Tiziano Agabiti, Giuseppe e Federico Bernabei, Claudio Serva, Massimiliano Rosati, Francesco e Davide Cicchetti, Valerio Agabiti, Pasqualina Salamandra, Katiuscia (ormai rusciara d’adozione), Carlo Cicchetti, Valentina Cavallo, Irene Angelini Reali, Franco e Luciana Bernabei, Pietro Marchetti.
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