A Ruscio non solo farro e lenticchie

By proruscio

Personaggi e tradizioni di Ruscio

Il processo di industrializzazione, in un paese prevalentemente agricolo, come Ruscio, è un fenomeno che andrebbe approfondito, per evidenziare il valore “pionieristico” di quanti hanno avuto il coraggio di uscire, e’ proprio il caso di dirlo, dal seminato e affrontare un nuovo lavoro, avulso dal contesto delle attività tradizionali di Ruscio.

Mi riferisco alla capacità dimostrata dalla famiglia Agabiti, in primis da Domenico Antonio e dai suoi figli Fabio ed Enzo.

Certamente, se ritorno con la memoria al primo “gippone” di “‘Mintonto”, che ha attraversato le polverose strade di Ruscio, salendo su impervi tratturi montuosi, pieni di buche e sassi, fino ad allora usati dai muli, trasportando legna da ardere e carbone vegetale, dai boschi all’imposto per essere spediti alle grandi città, e vedo ora il passaggio dei modernissimi mezzi degli Agabiti (camion giganteschi e ruspe potentissime) ed osservo all’opera le moderne attrezzature per la lavorazione in cava del materiale (nastri trasportatori, frantoi e apparecchiature per la separazione del lavorato), non posso che congratularmi per l’enorme salto di qualità fatto ed incitare ad andare sempre più avanti.

Ma ancor di più, secondo me, di un semplice miglioramento di mezzi e di strumenti hanno operato i fratelli Agabiti: hanno riscoperto e di nuovo introdotto, in una piccola frazione agricola come Ruscio, il concetto di impresa industriale, dotandosi di apparecchiature complesse e di elevata potenza e capacità per la trasformazione e selezione del materiale inerte, prelevato, ovviamente con regolare autorizzazione, dal fiume Corno, per generare sassi e graniglia richiesta da tutta Italia, per l’abbellimento di strade e piazze.

E con la loro attività sulla cava hanno contribuito a valorizzare le risorse del territorio, come nel passato era già accaduto per la miniera di lignite e, in tempi ancor più remoti, per la lavorazione del ferro in località ponte delle Ferriere.

Speriamo che tutte le traversie subite da questi intraprendenti imprenditori di Ruscio, per la individuazione di una località idonea all’insediamento delle loro complesse attrezzature, siano superate e sia stata avviata la soluzione.

E’ ora che, anche nel loro paese, a Ruscio, i due fratelli Agabiti vedano riconosciute quelle indubbie capacità che, di recente e meritatamente, gli sono state riconosciute dalle organizzazioni degli industriali del settore.