La scorsa estate si è inaugurata la kermesse “Angolo Cultura” di Ruscio.
L’idea di tenere alcune conferenze su tematiche varie è nata perché Ruscio dispone di un potenziale notevole dal punto di vista culturale, sia per la vastità di interessi coltivati dai suoi abitanti, sia per il bacino di pubblico che può attrarre.
Non a caso, l’idea che accennai ad Andrea Antonelli verso Maggio, non era stata per niente originale. Abbiamo infatti scoperto, con molto piacere, che anche Massimo Giovannetti aveva proposto di tenere una lezione di antropologia culturale nella sede dell’asilo.
In campo scientifico queste situazioni si chiamano “Multipli”, vale a dire la constatazione che una scoperta scientifica, una stessa teoria sono state elaborate indipendentemente e separatamente da personaggi diversi. Una tra tutte è la teoria dell’evoluzione per selezione naturale. Non tutti sanno che Darwin aveva elaborato nel corso di quasi venti anni le sue convinzioni su come si evolvono gli esseri biologici, pur tuttavia senza scrivere nulla in materia, se non semplici appunti. Ebbene, un tipo di nome Wallace arrivò alla medesima teoria e scrisse dall’Indonesia, dove era a fare ricerche, che secondo lui l’evoluzione si articolava seguendo alcune leggi tra le quali la selezione naturale.
Quando Darwin venne a sapere di questa intuizione cominciò a scrivere il libro che lo rese famoso.
Anche noi, questa estate, ci siamo trovati di fronte a due iniziative parallele e indipendenti che hanno occupato due serate, tradizionalmente dedicate alla musica, al karaoke o al divertimento.
Quale può essere un primo bilancio di queste iniziative? Assolutamente positivo, poiché la serata organizzata da Massimo ha visto una partecipazione sostanziosa.
In realtà, alle 21 in punto c’erano due persone e Massimo ha dovuto ricorrere al Malox, ma poi la sala si è piano piano riempita e si è animata. Molte persone erano interessate anche a sviluppare un dibattito sulle suggestioni portate dalla storia evolutiva dell’uomo, ma purtroppo gli appuntamenti successivi hanno assorbito lo spazio del dibattito.
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20 agosto 2014
Sicuramente si potrà ripetere l’anno prossimo, perché Massimo ha mostrato di saperci fare nel portare l’audience verso argomenti lontani dai dibattiti che si sentono in TV, ma sempre stimolando la curiosità e l’interesse.
In un’altra serata, sono stati inseriti due eventi: la presentazione del libro “La biga di Monteleone” e lo spettacolo sulla storia della musica classica.
“La biga di Monteleone” è stata una descrizione molto articolata delle vicende legate al recupero di un bene archeologico di prim’ordine che ha trovato la sua collocazione al Metropolitan di New York.
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18 agosto 2014
È iniziato poi lo spettacolo sulla storia della musica classica, che ho preparato insieme ad Andrea. Inizio alle ore 22.20, che è proibitivo anche se uno deve vedere la Roma in finale di Champions League.
Invece, nonostante lo spettacolo sia durato due ore e mezzo, cioè qualche minuto in meno della corazzata Potemkin, c’erano ancora trenta persone ad assistere al gran finale con le musiche dei Beatles. Onestamente, mi aspettavo che a un certo punto qualcuno si alzasse e gridasse: “Bastaaaa!! c’è gente che dorme a quest’ora!”. Invece, più che interessante, lo spettacolo è stata una dimostrazione di affetto e di sano stoicismo e alla fine sono stati applausi scroscianti.
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18 agosto 2014
Probabilmente, per festeggiare la fine della tortura.
Siamo partiti dalla musica primitiva, passando per la musica greca – dionisiaca e apollinea – in un percorso che ha toccato i punti fondamentali degli stili musicali. Molti hanno avuto modo di scoprire cose interessanti riguardanti la storia degli strumenti (il pianoforte, il violino, la tromba marina) e di appassionarsi alla biografia dei grandi musicisti. Natalino ha scoperto che Bach aveva venti figli, Roberto che Schumann morì probabilmente di sifilide e che Chopin era depresso mentre Andrea si è reso conto che Wagner era una specie di Vasco Rossi ante litteram.
Il messaggio fondamentale che è stato lanciato è: non esiste la musica classica, ma la musica bella che viene selezionata dal gusto e tramandata ai posteri. Non è darwinismo musicale, ma poco ci manca.
L’anno prossimo faremo un’altra serata sulla storia del jazz e sarà estremamente interessante scoprire come quell’accozzaglia di suoni che la maggior parte delle persone percepisce ascoltando un brano jazz, abbia invece un significato che va oltre alla semplice cacofonia. L’unica accortezza è di iniziare ad un orario che permetta di non addormentarsi in platea. Quindi, alle 21 in punto si inizia, Malox o non Malox.
Per concludere, “Angolo Cultura” è solo all’inizio, ma già abbiamo pensato di coinvolgere ragazzi che si sono appena laureati per illustrare il risultato delle loro ricerche. Ad esempio, Flaminia Vannozzi ha studiato con successo giornalismo e potrebbe parlarci di come si è evoluto il giornalismo, fino a farlo diventare quello che vediamo. La madre, Simona, è un’apprezzatissima guida che padroneggia la storia dell’arte italiana come pochi. C’è chi può spiegare gli arcani della medicina, così’ come non mancherà chi vorrà parlare anche di sport, come Francesco Perugini, che si sta facendo validamente strada come giornalista e intenditore del business legato al calcio.
Come tutte le cose che iniziano, sicuramente si aggiungeranno altri spunti, altre idee, altre persone che vedendo il progetto svilupparsi, verranno stimolate a dare il proprio contributo. Che poi, è esattamente lo spirito di Ruscio.