“Trà l’amenità de colli, e fertilità de piani ne quali pare che le Naide con provvida mano vi spargessero l’effluenze, scorrono licentiosamente più ruscelli, che scaturendo da Monti, Poggi, e Pianure con diversi scherzi, e ravvolgimenti appagano delitiosamente la vista…”
Così il Piersanti, nel linguaggio ampolloso ed erudito dell’epoca, descrive minuziosamente il paesaggio naturalistico del nostro territorio come doveva apparire ai suoi occhi.
E ancora, in un antico documento ritrovato, nella rubrica intitolata “Che le fonti di Monteleone si rassettino”, in merito alla manutenzione si legge:
“Statuiamo et ordiniamo che la fonte di Nempe, la fonte delle prata o Trocco dove se dice lo lavatoro, la fonte della Villa, la fonte della Cretara, la fonte di S. Biagio ,la fonte dell’Asula, la fonte o vena della Platana, la fonte de Villa Magine, la fonte del Trocco, la fonte de Cornule, la fonte delle Scentelle, la fonte di piede di Paterno e tutte le altre se debbiano assettare, acconciare, remundare….”
Forse l’amministrazione comunale non ha voluto disattendere questa antica ordinanza?
Fatto è che ora fa bella mostra di sé la fonte di Santa Lucia sistemata e completamente restaurata introducendo i turisti e i pellegrini provenienti da nord in uno dei punti paesaggisticamente più rilevante della nostra valle: il ponte delle ferriere, l’antica chiesa di Santa Lucia (recentemente chiusa causa i danni subiti dal terremoto, ma oggetto delle attenzioni dell’Ufficio Tecnico della Diocesi), l’incombente Pizzoro e le rocce della gola.
Finalmente un’area di sosta attrezzata vera e propria.
Situazione prima dell’intervento
Con giustificata soddisfazione il sindaco Marisa Angelini dichiara:”la location di entrata al comune meritava un restauro del verde , inoltre da sempre la fonte di Santa Lucia è meta di sosta oltre ad essere incrocio dei cammini di Santa Rita e San Benedetto. La sua riqualificazione è un tributo alla memoria d’uso di quel luogo che diventa oggi un punto d’accesso e di accoglienza ed anche di relax per chi sosta. Un biglietto da visita per il nostro territorio.
Il lavoro è stato eseguito dalla ditta Bocci Vivai con gara fatta sul MEPA e non è stato fatto con fondi europei ma abbiamo utilizzato fondi derivati dalla vendita di un terreno sul territorio di Ruscio.
Presto si continuerà a lavorare sulla sorgente per rendere l’acqua sempre potabile
Il masso di pietra è stato donato dalla ditta Agabiti e l’iscrizione in ferro , come pure il decoro sulla fontana, e lo sportello sono stati realizzati da Diego Venanzi commissionati dalla ditta Bocci. I salici sono stati scelti per estetica ed anche perché faranno una bella ombra.”
Gli interventi sono stati particolarmente onerosi: sistemazione delle alberature già presenti, potatura ed abbattimento di alcune piante instabili, nuove piantumature di essenze autoctone, pulizia della zona, realizzazione di una palizzata in legno, rifacimento completo della fontana, realizzazione di un piccolo invaso che raccoglierà l’acqua della fonte per gettarla nel sottostante torrente, apposizione di tavoli in legno.
Lavori terminati
Di seguito qualche annotazione storica di Isidoro Peroni, proprietario dell’area, che evidenzia il forte legame di Ruscio alla fonte:
“Nell’immediato dopoguerra, quando il paese era senza acqua e si andava alla sorgente dell’acqua "Santa" nel fosso di Ripa sotto Pizzero, Biagio Peroni con l’Amministrazione comunale dell’epoca permise di condottare l’acqua lungo il fosso e fece realizzare sul suo terreno la fonte di S. Lucia che oltre al Casale serviva gli altri Casali limitrofi e i Rusciari che così abbreviavano il percorso per rifornirsi di acqua che trasportavano con muli e giumente dentro "cupelle"(botticelle).
In seguito, sempre per la collaborazione tra la famiglia Peroni e l’Amministrazione comunale, era stato posto il tavolo per picnic e sistemata l’area circostante la fonte.
Un’ idea per un futuro progetto, suggeritaci dall’amico e Socio Alberto Arrigoni, potrebbe essere il ripristino del sentiero che dalla Chiesa Madonna Addolorata, costeggiando le antiche “canapine”, raggiunge proprio la fonte di Santa Lucia, dopo essere passati accanto all’antica mola (le cui tre grosse macine in pietra abbelliscono la fontana davanti la chiesa della Madonna Addolorata a Ruscio).
Un bell’itinerario tra natura, storia e tradizioni!