In questi giorni al Teatro Sistina di Roma, sta andando in scena una commedia musicale che è il rifacimento del famoso film americano “Vacanze Romane”.
Un film che seppe esaltare, in modo egregio le bellezze di Roma, con i suoi mille contrasti, le tradizioni e la sua gente.
Chi non si è commosso seguendo al cinema la triste favola di una bella principessa e di uno spiantato giornalista (soprattutto se questi personaggi avevano il nome della bella Audrey Hepburn e dell’affascinante Gregory Peck)?
Oggi il film avrebbe senz’altro un lieto fine, considerando i grandi cambiamenti avvenuti in questo arco di tempo proprio nelle famiglie nobili o addirittura regnanti. Cenerentola ha avuto nella realtà la sua rivincita: una giornalista infatti sposerà tra breve un principe che un giorno sarà re!!
Ma … torniamo ai ricordi perché il film “Vacanze Romane” è legato ad una mia “vacanza rusciara”. Proprio osservando la locandina del Teatro Sistina la mia mente è ritornata indietro nel tempo (50 anni..!) e ho ricordato quel giorno caldissimo di agosto, con una Roma quasi deserta e l’asfalto così rovente da sciogliersi sotto i tacchi delle mie scarpe.
Dovevo prendere la corriera per raggiungere Ruscio e godermi il meritato riposo dopo un anno d’intenso lavoro. La corriera (unico mezzo per chi ancora non possedeva una macchina) partiva dalla Piazza de Pantheon in un orario decisamente folle per essere agosto: alle ore quattordici e sarebbe arrivata, se tutto andava bene, dopo quattro, cinque ore.
Ebbene quel giorno rischiai di non partire, perché inaspettatamente m’imbattei in una troupe cinematografica americana che girava proprio di fronte al Pantheon alcune scene di “Vacanze Romane”. Trovarmi a pochi passi da Gregory Peck, che allora per noi ragazze rappresentava il massimo dello charme, della simpatia e del perbenismo maschile, mi fece perdere la nozione del tempo. Dopo i ripetuti richiami di mio padre che non voleva perdere un solo giorno di vacanza nel suo amato paese mi allontanai da quel luogo magico con rammarico; ma ciò che avevo visto mi fece compagnia per tutto il viaggio.
Ancora oggi questo film viene riproposto dalla nostra televisione e ancora oggi, come allora, riesce a trasmettere ricordi ed emozioni soprattutto alle persone della mia età. Non andrò a vedere il musical perché, con tutto il rispetto per i bravi attori Ghini e Autieri, il confronto non potrà mai reggere e poi… perché tornare così indietro negli anni e vivere solo di ricordi? Anche noi abbiamo il diritto di guardare avanti, in un futuro che potrà ancora riservarci delle buone sorprese