Clemente Fedele non è solo un luminare ma anche un eccezionale vulcano di puntuali notizie e attente ricerche archivistiche: una firma veramente autorevole nel campo della storia postale nazionale e internazionale, con una capacità letteraria fluida e leggera, in grado di invogliare e incuriosire il lettore verso la conoscenza della storia postale sotto tutti i possibili aspetti; pertanto, attirare il suo interesse e, ancor più, ricevere i suoi apprezzamenti è un fatto raro, che pochi possono vantare.
Nel gennaio del 2015 lo studioso aveva avuto un primo contatto con il nostro collaboratore Stefano Vannozzi in merito a un breve intervento che quest’ultimo aveva dedicato alla buca delle lettere di Monteleone di Spoleto e al significato del termine “posta”. In tale occasione il Fedele aveva espresso i suoi apprezzamenti e affermato che di queste piastre d’impostazione “(…) ce ne sono altre in giro per il centro Italia, ancora al posto o meno, e la loro valorizzazione, e riscoperta, costituiscono azioni meritorie in quanto permettono a una comunità locale il recupero in chiave anche turistica di valori di postalità cancellati dal passare del tempo(…)”.
Circa un anno fa (novembre 2016), alla ricezione del libro sulle cartoline di Ruscio (S. Vannozzi, Ruscio in cartolina. Immagini, ricordi e saluti da un villaggio della Valle del Corno, a cura dell’Associazione Pro Ruscio, collana I Quaderni di Ruscio, n. 10, Perugia, Centro Stampa Regione Umbria, 2015), Clemente Fedele inviò una nuova mail all’autore, inoltrata alla Pro Ruscio per conoscenza:
«Mi è appena arrivato e alla prima scorsa vedo che ha dato vita a qualcosa di speciale.
Di libri dedicati alle cartoline ne ho visti molti e anche recensiti alcuni; in genere focalizzano le immagini mentre qui emerge un’analisi in termini di cultura visuale postale condotta secondo parametri scientifici. Metodologia assai avanzata.
Alla luce di ciò mi riservo di esaminare il lavoro con la dovuta attenzione dedicandogli una scheda-recensione sulla rivista “l’Arte del Francobollo”. Se la merita.
Grazie ad Academia.edu, ossia in forme postali da XXI secolo due persone in sintonia ma lontane si sono incontrate… Un caro saluto e grazie per l’invio che mi fa conoscere posti dove difficilmente potrò andare.
Teniamoci in contatto».
Fece seguito sul medesimo argomento addirittura una seconda comunicazione, ugualmente positiva, che rivelava una particolare attenzione alla lettura del libro ed esprimeva un interesse tutt’altro che blando:
«Mi ha colpito il fatto che su una buona percentuale delle cartoline che mostra i francobolli sono annullati a Terni e non all’ufficio di afferenza di Monteleone.
Il motivo io lo collego all’immagine di pag. 35 dell’automobile postale con esposta sulla fiancata la buca d’impostazione le cui lettere venivano postalizzate nella località migliore per l’inoltro.
Evidentemente tale prassi si è conservata nel tempo e vista la peculiare geografia postale di Ruscio, il suo senso di lontananza, meriterebbe un approfondimento anche interrogando i testimoni.
L’altro aspetto di Ruscio che potrebbe riservare sorprese "postali" è collegato alla presenza, da lei citata, del posto telefonico pubblico. Per un certo periodo in Umbria questi punti furono dotati di un timbro a data similpostale, col nome della località, da usare per la bollatura delle ricevute e l’annullamento dei francobolli sui moduli, potendosi pagare in tale modo i telegrammi.
Il suo lavoro è condotto in modi assai intelligente, benissimo stampato, ed ha suscitato in me una forte corrente empatica verso i suoi luoghi di origine, ora al centro di ben altra partecipazione collettiva per via del sisma.
Magie della posta…».
Di recente, nel numero di ottobre 2017 della rivista filatelica “l’Arte del Francobollo e della Moneta (Mensile per Collezionisti Aperti alle Novità)”, il dott. Fedele ha dedicato proprio al libro delle cartoline di Ruscio, come preannunciato dalle sue missive elettroniche, una recensione nella quale, con tono piò scientifico, esprime pubblicamente la sua favorevole opinione sulla nostra pubblicazione, la qual cosa ci onora grandemente!
(Il numero arretrato della rivista può essere richiesto dagli interessati alla pagina web: https://www.unificato.it/adf73-pdf-ottob017/)
BIOGRAFIA DI CLEMENTE FEDELE (Ravenna 14.05.1952)
Accademico, dal 1980 membro dell’AIFSP (Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale), vive a Cosenza. È curatore della rivista “Storie di Posta” e di innumerevoli pubblicazioni e saggi. Tra le sue opere principali: Ravenna e le sue poste dai corrieri veneti al XIX secolo (1978), Bologna e le sue poste (1981), Per servizio di Nostro Signore (1988), La voce della Posta, Comunicazioni e società nell’Italia napoleonica (1998). Ha curato l’edizione dei volumi I e II sugli Ordinamenti postali e telegrafici degli antichi Stati italiani e del Regno d’Italia del Melillo (1984 e 1985). Molti dei suoi studi sono riportati in versione digitale al link: https://storiediposta.academia.edu/ClementeFedele.