Pubblicato nella collana "I Quaderni di Ruscio", il diario di guerra di Federico Vannozzi (Ruscio, 17/03/1895 – 12/07/1973).
Il recupero del suo manoscritto rappresenta, a nostro avviso, il giusto epilogo del progetto dell’Associazione Pro Ruscio avviato nel 2015 per la commemorazione del I centenario dalla prima guerra mondiale, progetto che ha portato alla raccolta e divulgazione di documenti, fotografie, lettere dei nostri soldati al fronte.
La copertina del XII Quaderno di Ruscio (composizione grafica Valentina Marino)
La sua pubblicazione vuole essere un nostro omaggio a quanti hanno sofferto la condizione bellica per tutti noi e non sono riusciti a fare ritorno.
“Ciò che lo rende raro nella casistica dei racconti di guerra è la scelta dell’ottava rima come canone narrativo e lui stesso, nelle pagine introduttive, ci spiega il motivo della sua scelta”(1): «Nel mio paese nativo Monteleone di Spoleto come pure in altri paesi circostanti c’era ancora molto in voga il canto dell’ottava rima tanto è vero che nelle celebrazioni matrimoniali si invitavano i poetastri a rallegrare tutto il parentato riunitosi nei sontuosi pranzi o banghetti. Non essendovi questa (chiamiamola così) gara poetica sarebbe mancato il meglio in queste circostanze. Così io molto appassionato di questo canto voli scrivere la mia vita militare».
Seppur ostica al primo impatto, soprattutto per chi non avvezzo a questo genere compositivo, la lettura saprà regalare una visione di quegli accadimenti storici che nessun testo storiografico è in grado di dare e sicuramente avvicinerà il lettore a tutti quei poveri ragazzi al fronte.
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(1) cit. dalla prefazione al Volume di D.R. Nardelli
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