In questa fase di emergenze sanitaria, con prospettive sempre più incerte, si moltiplicano da parte di esperti e presunti tali gli esercizi di pensiero su come si articolerà la domanda turistica nei prossimi mesi e quindi su come ci si dovrà organizzare per approntare offerte adeguate. Registriamo, come già più volte detto, una unanime convergenza sulla mobilità domestica a danno di quella estera che per il momento accuserà un calo preoccupante. Le misure di prevenzione per mantenere i necessari distanziamenti potrebbero favorire vacanze montane o naturalistiche. Avranno anche la meglio i centri più piccoli, meno gettonati, dove sarà più facile organizzare un soggiorno sostenibile e responsabile. La corsa al borgo appartato è appena iniziata. “Questo, però, sarà possibile – viene detto – solo se si riuscirà a coniugare diversi elementi: da quello culturale, a quello ambientale, a quello ricettivo ed enogastronomico, in una prospettiva complessiva di sostenibilità”
E’ sulla base di questa prospettiva che la Pro Ruscio si è impegnata ad operare per consentire al nostro piccolo paese di essere additato come struttura idonea a migliorare la vita dei residenti e come possibile riferimento per una sana vacanza per tutti gli oriundi abituali legati da solide radici di origine e per tutti coloro che vorranno comunque passare serene vacanze a Ruscio usufruendo delle strutture ricettive esistenti.
Pensiamo che la rinascita di Ruscio possa passare anche attraverso un turismo di prossimità con i possessori di seconde case e con i camminatori del percorso di San Benedetto.
Aiutiamo Ruscio a crescere.
Ormai le famiglie originarie di Ruscio si sono allargate con l’innesto di nuove persone spesso portatrici di nuove e vitali energie per la Pro Ruscio. A tale incremento però non è corrisposto un incremento di iscrizioni di nuovi soci anche se i partecipanti alle attività dell’associazione sono sempre più numerosi.
E’ sotto gli occhi di tutti il grande sforzo, non solo economico, che la Pro Ruscio sta facendo, grazie ai volontari iscritti, per dotare l’associazione non solo di una organizzazione efficiente per una pianificazione delle attività associative presenti e future, ma anche e soprattutto per realizzare nuove strutture permanenti per migliorare la fruizione dei servizi da parte di tutta la comunità rusciara, nella quale ricomprendiamo tutti i residenti, gli oriundi, i villeggianti stagionali, i soci, i figli dei soci ormai maggiorenni e sposati con o senza prole e i nuovi legami familiari.
E allora perchè non sostenere la Pro Ruscio con la propria adesione a prescindere dal fatto che il capo famiglia sia già socio?
E’ proprio nei momenti di maggiore difficoltà, come quelli che stiamo attraversando per colpa del Covid-19, che bisogna sostenere chi crede nel bellissimo progetto di una associazione che mette al primo posto dei suoi obiettivi la rinascita di un piccolo paese come Ruscio.
La realizzazione di strutture permanenti per rendere più fruibile l’offerta di accoglienza del nostro paese ai residenti, ai villeggianti in genere e in primis ai possessori di case degli oriundi, è stata da sempre la strategia della nostra associazione; il “campetto” per le attività sportive varie, il “parco” del fiume Corno, la “nuova sede” acquistata e da sistemare a piazza dei sei e l’acquisto e la ristrutturazione dello “Asilo” già in atto sono la dimostrazione tangibile di tale strategia per lasciare ai posteri una concreta possibilità di continuità per la crescita del nostro “grande” paese a favore di tutta la comunità.
Tutto questo però costa impegno continuo e costante da parte dei soci nelle attività organizzative e soprattutto un impegno economico non indifferente per la gestione delle strutture.
E allora voi giovani, che siete i primi fruitori degli impianti, siate generosi e iscrivetevi numerosi e diventate di persona soci della Pro Ruscio e protagonisti delle future scelte gestionali; l’associazione ha bisogno della vostra partecipazione: è con il contributo di tutti che sono possibili imprese che altri reputano impossibili.