Carissimi lettori, più volte abbiamo sottolineato le difficoltà oggettive che esistono nella realizzazione delle varie edizioni quadrimestrali della Barrozza ormai in vita da diversi anni.
Il piano editoriale, nella intenzione dei fondatori del nostro giornale quadrimestrale, era e, secondo noi, rimane quello di aprire una finestra sugli avvenimenti che in qualche modo hanno coinvolto e coinvolgono la vita del nostro paese e raccontare quelli più salienti perchè ne rimanga traccia per i posteri.
Per fare questo, considerando la natura volontaristica di tale attività, si contava sulla collaborazione di molti, paesani e villeggianti, nell’evidenziare eventi e nel produrre articoli.
Fiorente è stata la produzione negli anni passati da parte di molti entusiasti dell’iniziativa che ha contribuito a dare al nostro giornale quadrimestrale una presenza vitale, una fama, mi si passi il termine, che è andata oltre i confini ristretti di Ruscio, invadendo una vasta porzione del territorio umbro. Si è creata una sentita aspettativa tra i vari lettori alle scadenze previste: Natale, Pasqua e Ferragosto sottolineata dalle varie richieste che pervengono alla segreteria della Pro Ruscio soprattutto dai lettori che preferiscono la carta stampata alla edizione on line.
Siamo assolutamente convinti dell’importanza della nostra “Barrozza” per far conoscere l’attività, la vita associativa e le realizzazioni della nostra Associazione, per riscoprire, attraverso i documenti storici, racconti e i ricordi tramandati dagli anziani, la storia, le tradizioni, i costumi, l’ambiente e la vita comune che ha caratterizzato nel tempo il nostro territorio e per evidenziare gli accadimenti più recenti a dimostrazione di una vitalità del nostro paese.
Con la scomparsa di alcuni validi e prolifici collaboratori, l’apporto di notizie e la realizzazione di articoli è fortemente diminuito mettendo in grossa difficoltà la realizzazione del nostro giornale alle varie scadenze e che sta sopravvivendo grazie all’apporto di pochi volontari e volontarie che approfitto, in questa sede, per ringraziarli invitandoli a perseverare nel loro attaccamento all’iniziativa.
Luminarie Natalizie a S. Antonio
Ora le varie difficoltà che abbiamo incontrato in questo ultimi anni a causa del terremoto, in primis, a cui è seguito questo periodo di isolamento per la pandemia che ha coinvolto tutta l’Italia, in parte giustificano questo vuoto collaborativo da parte delle persone impegnate a risolvere problemi più impegnativi.
Tuttavia, proprie queste difficoltà dovrebbero far nascere lo stimolo a raccontare ciò che stiamo vivendo, le difficoltà reali che incidono nella vita di tutti i giorni, i cambiamenti della nostra vita quotidiana, dei nostri ragazzi della loro esperienza di una scuola a distanza, dell’adozione di strumenti di collegamenti telematici, delle difficoltà degli esercizi commerciali del nostro territorio, già fortemente penalizzati da uno spopolamento del territorio, dei problemi connessi con la salute dei nostri paesani.
Ora non vogliamo certo far diventare la nostra Barrozza un “cahiers de doléances ”, ma raccontare ciò che sta vivendo il nostro paese ora, come abbiamo cercato di farlo per momenti passati nel periodo di guerra, della storia del campo di concentramento, della realizzazione della parrocchia, oggi purtroppo ridotta in cappellania, della storia dell’Asilo, per citarne alcuni, può essere un modo per tramandare ai posteri anche la realtà di questi tempi.
Forza ragazzi, cerchiamo di sollecitare la nostra memoria, tiriamo fuori dai nostri cassetti le foto, i documenti che parlano del nostro paese, armiamoci di buona volontà e, se proprio non vogliamo personalmente scrivere un articolo, consentite almeno di fornirli alla nostra redazione per farne patrimonio comune.
Aiutate la Barrozza a dare continuità informativa ai tanti lettori acquisiti nel tempo.
LA REDAZIONE