S.S. Papa Francesco e Mons. Gino Reali (foto www.http://www.diocesiportosantarufina.it)
Ruscio abbraccia il suo Vescovo Monsignor Gino Reali che per motivi di salute che non gli consentono di continuare il Servizio attivo, e’ stato autorizzato dal Santo Padre Francesco alla rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Porto-Santa Rufina.
Mons. Gianrico Ruzza, Vescovo di Civitavecchia che assumera’ il ruolo di Amministratore Apostolico fino alla nomina del nuovo Vescovo diocesano, ha avuto parole di gratitudine per il nostro "Don" Gino: "Il primo pensiero va al carissimo monsignor Gino Reali, in questo giorno in cui fa memoria dell’inizio del suo ministero tra noi, diciannove anni fa. Ho potuto vedere da vicino quanta passione abbia offerto nel suo servizio alla Diocesi e quanto zelo abbia manifestato nell’assumere un incarico impegnativo. La sua fedeltà e la sua disponibilità verso il popolo di Dio della nostra Diocesi sono oggi per me e per noi tutti motivo di gratitudine”.
Riportiamo integramente il saluto di Mons. Reali alla sua Diocesi:
Cari fratelli e sorelle,
le condizioni di salute, che tutti conoscete bene, e l’età che avanza, non mi permettono di continuare, come pure sarebbe mio desiderio, il servizio attivo per questa antica, bella e gloriosa Chiesa che, affidatami dal Santo Giovanni Paolo II, ho avuto l’onore di guidare e servire per quasi vent’anni. Valutando la situazione, ho ritenuto opportuno presentare le dimissioni, permettendo così la nomina di un nuovo Pastore.
Vi affido tutti al Signore, alla sua Santissima Madre e ai nostri Santi Patroni, mentre raccomando a tutti, sacerdoti, religiosi e laici, di custodire il prezioso dono della fede e l’unità nella carità fraterna. Come abbiamo ricordato nell’anno giubilare del 9° centenario dell’unione delle Diocesi di Porto e di Santa Rufina, il dono e l’impegno più importante è quello dell’unità, nella verità e nella carità.
Ricordo che quando fu sollevato dalla guida pastorale della Diocesi, conformemente al Motu Proprio Suburbicariis Sedibus, il Cardinale Eugenio Tisserant, di venerata memoria, esclamò: “un padre resta sempre padre e non può dare le dimissioni!”. Intendo anch’io conservare il vincolo spirituale che mi lega a questa Chiesa che ho amato e servito con tutte le forze. Vi porterò con me e l’assenza del peso della responsabilità mi permetterà ancor più di ricordarvi tutti nella preghiera.
Desidero anche esprimere la mia gratitudine verso i sacerdoti, religiosi e i laici che hanno compreso e condiviso il cammino ecclesiale e l’impegno apostolico; un particolare ringraziamento va ai miei più stretti collaboratori; grazie a tutti coloro che mi sono stati vicino nel periodo più duro della malattia.
Vi esorto ad accogliere con rispetto ed obbedienza l’Amministratore Apostolico Monsignor Gianrico Ruzza, al quale rivolgo il mio fraterno saluto insieme all’augurio di accompagnare e custodire questa nostra Chiesa, sotto la paterna guida del Cardinale titolare Beniamino Stella, mentre attendiamo insieme con fiducia l’arrivo del nuovo Pastore.
Nel rinnovare il nostro affetto al caro Mons. Gino, ci auguriamo che ora, senza pressanti impegni pastorali, possa trascorrere qualche giorno in piu’ nella sua Ruscio.