La Festa dell’Addolorata

By proruscio

La festività di Maria SS. Addolorata è sempre stata nel cuore dei rusciani e degli oriundi, e la sua tradizione si perde nella notte dei tempi.

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Una suggestiva immagine della statua della Madonna Addolorata durante la processione (foto Sergio Occhiuzzo)

Se vado indietro negli anni, ricordo non senza emozione il profumo delle pizze nostrane e le chiacchiere incessanti delle donne che provenivano dal forno della comare Rosa, mentre il paese si vestiva a festa con gli archi di foglie lungo la strada che camuffavano e rendevano belli perfino i “travagli” (per i più giovani una specie di gabbia dove si ferravano gli animali).

La domenica i primi botti annunciavano che la festa stava per iniziare, mentre da Roma arrivava la corriera con i “romani”, i quali, dimentichi dell’alzataccia fatta, respiravano a pieni polmoni l’aria natia, ben decisi a godersi la giornata di festa, che allora cadeva la terza domenica di settembre.

Con quanta ansia si scrutava il cielo sperando in un tempo clemente, che permettesse lo svolgimento del programma, il quale seguiva da sempre lo stesso iter, con giochi semplici nel pomeriggio e la banda che rallegrava la giornata.

C’era poi sempre la possibilità che un organetto arrivasse all’improvviso per permettere a tutti di volteggiare al suono di quadriglie, valzer e saltarelli.

Ma due cerimonie erano e sono particolarmente sentite dai rusciani: la commemorazione dei caduti e la processione serale con la statua dolente della Nostra Patrona, e i meno giovani come me ricordano come il tempo ci abbia sempre permesso di manifestare il nostro affetto all’Addolorata.

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La processione (foto Sergio Occhiuzzo)

Sono passati tanti anni, Ruscio si è trasformato ed arricchito, sono sparite alcune tradizioni, ma la festa rimane un punto fisso della vita del paese e della nostra estate, aspettata con ansia da residenti e villeggianti, e fino a quando ci saranno volontari che sono disposti a sacrificare ferie e giorni di riposo, a sfidare l’incertezza del tempo, ad accettare le critiche ed i consensi, la nostra festa non morirà.

Quest’anno i promotori hanno svolto un lavoro impegnativo e bene organizzato, riproponendo una festa in grande stile con molteplici manifestazioni; queste, insieme alle attività organizzate dalla Pro-Loco, ci hanno permesso di vivere delle piacevoli giornate estive.

Balli, cene all’aperto, luminarie, lotterie come ai bei tempi; molte persone ritengono che tutto ciò sia eccessivo.
Forse sarebbe più giusto cercare anche per la festa di Ruscio un sereno equilibrio fra tradizione e novità, per vivere in armonia quei semplici riti che ogni anno aspettiamo di rinnovare insieme.
Così la domenica molte persone hanno seguito quelle che sono le due più importanti manifestazioni della giornata esternando la stessa commozione di sempre ed un rinnovato senso religioso.

Quando sono scese le prime ombre della sera una moltitudine di gente quasi inaspettata si è raccolta in una fila composta per accompagnare la statua della Nostra Patrona in quella che è sempre stata giudicata la più bella e sentita processione di tutte le festività estive.