Nuova Parrocchia per Monteleone (e Ruscio)

By proruscio

 

Rivoluzione nella Diocesi di Spoleto – Norcia: si passa da 71 a 16 parrocchie, che cambieranno denominazione.

L’annuncio è stato fatto il 22 luglio dall’arcivescovo Renato Boccardo, con le novità – che si preannunciano destinate a far discutere l’estesa popolazione della Chiesa diocesana – che entreranno in vigore al 1 settembre 2023.

 Il nostro Vescovo, Mons Riccardo Boccardo

 

Per spiegare la decisione – che trasformerà le parrocchie in pievanie -, il presule ha voluto registrare un videomessaggio. Spiegando che alla base del provvedimento ci sono due ragioni. La prima è che “non siamo più in un regime di cristianità”: “siamo di fronte alla necessità di un nuovo sforzo di evangelizzazione“. La seconda ragione “è il calcolo delle forze: per le attuali 71 parrocchie noi abbiamo 29 sacerdoti con meno di 75 anni di età“. “Dunque – ha aggiunto monsignor Boccardo – non si tratta semplicemente di una operazione di ingegneria pastorale, se così si può dire, ma di uno sforzo per l’evangelizzazione tenendo conto delle nostre reali possibilità”.

Molte parrocchie di fatto da tempo non hanno più nemmeno le caratteristiche per essere definite tali, da qui la nascita di un’unica grande parrocchia (16 in tutto il territorio) affidata ad un sacerdote col titolo di pievano e ad altri come membri dello stesso gruppo presbiterale. Accanto a loro ci sarà in futuro anche un gruppo di fedeli laici. Ovviamente cambieranno orari delle messe e delle attività e luoghi.

[…]

Come cambierà la nostra Parrocchia?

[…]

Nuova parrocchia: Pievania di SANTA RITA (comprende le parrocchie di Santa Maria della Visitazione in Cascia, San Fortunato Confessore in Poggioprimocaso di Cascia, Santi Pietro e Paolo al Pian di Chiavano in Civita di Cascia, Trasfigurazione di N.S. Gesù Cristo in Avendita di Cascia, San Nicola Vescovo in Monteleone di Spoleto e Santissimo Salvatore e San Pietro Apostolo in Poggiodomo) affidata a don Canzio Scarabottini (Pievano) e don Davide Travagli.

[…]

Tratto da.https://tuttoggi.info/rivoluzione-nella-diocesi-di-spoleto-norcia-le-parrocchie-passano-da-71-a-16-il-videomessaggio/768685/ 


 

Nel commentare tale notizia, non possiamo non citare un articolo di Federica Agabiti, pubblicato su "La Barrozza" della Pasqua 2020 (Per leggere tutto l’articolo: "CLICCA QUI ), nel quale, specificatamente riferendosi al passato periodo della pandemia, riprende il tema del Prete "tra noi", della religiosita’ sempre piu’ relegata a sfondo e "pretesto" di feste e dell’importanza vitale della presenza di un Sacerdote presso la nostra Comunità::

 " […] purtroppo già abituati a non considerare più la fede, con tutte le occasioni di vita sociale che ne derivano, parte integrante delle nostre vite, correndo il rischio di velocizzare il processo di allontanamento dalla religione che forse è causa o conseguenza, (chi lo può dire?), della progressiva scomparsa delle figure dei preti FRA LA GENTE.

[…] Il ruolo del prete, quello più autentico, era di conoscere i contesti sociali, ricercare e accettare la chiacchiera, mediare, aiutare, ascoltare, stemperare le liti, divertire i più giovani, accentrare con passione, soffrire con i paesani e non darlo a vedere; mentre invece, già da tempo, appare relegato alla celebrazione della messa mordi e fuggi, ridotta ad un esercizio sterile e sempre uguale, quasi da timbratura del cartellino.

[…] ci auguriamo  che il Prete torni ad essere un uomo profetico ed evangelico, capace di dare un impulso sempre nuovo all’evoluzione storica e alle esigenze profonde del popolo, anche con l’uso dei nuovi mezzi di interazione, rincorrendo valori che si sono dispersi. 

[…]sogniamo di trovare il prete di una volta, quello che bussava alle porte delle case, una figura che si ponga come il vero pastore del suo gregge, affinché le chiese vuote […] tornino ad essere riempite, senza nasconderci che i banchi erano vuoti.. ben prima della pandemia."