Uno straniero cha arriva a Roma segue normalmente uno degli itinerari turistici più collaudati: San Pietro, Piazza Navona, Piazza di Spagna, Il Pantheon e Trinità dei Monti.
Anche chi viene per la prima volta a Ruscio può avere, come tutti i turisti, un itinerario valido e variato ……
Per seguire bene e in maniera scorrevole le importanti tappe è bene iniziare dalla Miniera e da li toccare, tornando verso Ruscio, sei punti importanti.
Giunti alla Miniera le cose ci parlano ancora di quel faticoso lavoro dei minatori. Ci sono i residui degli ingressi delle gallerie che ci ripropongono immagini e scenari del tempo: carrelli pieni di lignite, scintillane, odore di carburo e tanta fatica. La Miniera è a sinistra mentre a destra troviamo una moderna fattoria dal taglio dolomitico. Mandrie di mucche pascolano in verdi prati alle pendici dei monti.
Lasciamo la miniera e venendo verso Ruscio, arrivati alla Forca Cavalieri abbiamo adesso la grande scoperta archeologica. Nel leggero degradare delle piccole colline, nel VII sec. a.C. secondo recenti scavi di Archeoambiente, c’era un santuario eretto vicino ad una sorgente, sul pendio di fronte al fosso Vorga. Cose importanti avvicendarsi di popoli, di civiltà, nel territorio del nostro Ruscio, punto di incrocio di commerci, pascoli, bestiame. Ce ne parlano bronzetti, monete ed ex voto lì trovati. Sembra quasi incredibile.
Proseguendo si arriva alla fonte dell’Asola, sorgente ancora viva, bella prorompente, anche se racchiusa in un bottino, ma in basso, sotto la strada, ancora zampillante. Una sorgente ancora gaia.
Siamo quasi arrivati a Ruscio, ma poco prima di arrivare, c’è una fontana con due tronchi per abbeverare le bestie, vicinissima a “Lu Fussittu”; ebbene, proprio davanti alla fontana c’è una cosa particolarissima, che non si vede, ma si sente…… E’ l’eco. Sì proprio l’eco. Basta ,mettersi davanti alla fontana guardando verso il Trivio, gridare il proprio nome e …. L’eco risponde. Miracolo della montagna.
Siamo arrivati a quattro tappe turistiche: la Miniera, l’Arca sacra della Forma Cavaliera, la Fonte dell’Asola l’Eco e a questo punto è carino attraversare i piedi il paese, Ruscio di Sopra, Ruscio di Sotto le due chiesine e qualche incontro con personaggi caratteristici. Dopo la Chiesa dell’Addolorata girare e qui, la quinta tappa, tappa storica: leggere la targa; qui si fermò Giuseppe Garibaldi, si perché a Ruscio è passato anche Garibaldi.
Proseguiamo verso il campo sportivo, lo oltrepassiamo e arriviamo al Ponte sul Fiume Corno. Qui il grande favoloso paesaggio, sullo sfondo la catena del Terminillo con la vetta del Monte Cambio, resa ancora più ammorbidita e velata dalla lontananza. Una veduta da cartolina illustrata.
Abbiamo completato le sei tappe. Il turista sarà abbastanza soddisfatto, anche perché l’itinerario si snoda tra storia, geografia e un po’ di simpatia …. dei rusciari.