Incontri di una passeggiata

By proruscio

Andare alla Madonna delle Grazie, passando per Colle Ruscio, e fare tanti incontri con il mondo della natura.

Salita iniziale, sulla destra una simpatica siepe di dimenticati "schianghi".

Schianghi, alberelli di mele selvatiche con piccoli frutti, piccoli pomi leggermente rosati, carini, quasi da tentazione biblica, ma incredibilmente aspri, che si davano a mangiare, in tempi magri, ai maiali. Guardiamoli, e se maturi, assaggiamoli!
Passaggio, poi, sotto un tunnel di alberi, fatto da cornioli (grugnali) e nocchie, allacciati e intrecciati. E siamo al piccolo ridente altopiano di nostra conoscenza: le Scopette, nome strano ma motivato.

Si’, le scoperre, ginestre ormai sfiorite, irte e dure, scopette asppunto, tanto numerose da denominare la zona sopra Fonte Marchesciani.

Ed ora, piccola discesa, abbastanza in ombra, alle spalle della Trogna, quasi "a pacigno", con verde intenso, qualche fiore e strani cespuglietti pungenti con verdi bacche: il ginepro. Famoso "gin", immaginato come prodotto straniero, ed invece anche ita liano, viste queste aromatiche palline.

La collina e la chiesetta sempre pi_—_ vicine. Lungo la strada, more, prugnoli e l’imponente casale quasi da film: fonte, mucche, tacchini, pecore, paglia, campani, belare.

Resta da attraversare il bosco. Vegetazione folta, odore di funghi e qualche tenero ciclamino.

Un altro poco e… la vetta. Il paesaggio si apre. La cappellina e’ li’, dolce immagine della Madonna, ricordi e soavita’. Una preghiera.

Lo sguardo spazia fino all’orizzonte e piu’ di cosi’ non si puo’… Dietro i nostri monti spuntano le tre cime piu’ famose dell’Appennino centrale. Incredibile: Gran Sasso, Terminillo e Vettore. proprio cosi’, tutte e tre le vette in unico paesaggio, maestoso, imponente, aereo.

Un incontro favoloso al centro di un immenso e sublime anfitea tro. Oh, Creatore! Che veduta!