Il Segnalibro

By proruscio

In questo numero vorremmo segnalare alcune proposte di reportage ed esperienze di viaggi, un genere diverso nel panorama della letteratura, ma antico, basti pensare alle opere di Erodoto.


logo_segnalibroColin Thubron – Ombre sulla via della seta – Ponte alle grazie. Rivivere oggi la storia millenaria, e leggendaria, di una delle più importanti vie commerciali; un percorso che si snoda da Xi’an, antica capitale dell’Impero Cinese, fino alla Siria, proponendoci continuamente suggestioni in cui immergersi ad occhi aperti.

Jeffrey Tayler – Vento di rabbia – Neri Pozza. Un affascinante itinerario lungo tutto il Sahel, la regione semidesertica ai confini occidentali del Sahara. Un viaggio attraverso territori attanagliati ancora oggi da problemi socio–politici, con l’Islam a fare da substrato di usanze e costumi di quelle popolazioni.

Paolo Rumiz – La leggenda dei monti naviganti – Feltrinelli. E’ il racconto di un viaggio lungo 8.000 km (stessa distanza che c’è tra l’Atlantico e la Cina) attraverso le montagne italiane, su vette e valli dove non è ancora arrivata “l’insensata monocultura contemporanea”, dove è possibile riscoprire le origini di un popolo di marinai ma nati in montagna. E’ un raccontare molto poetico, ricco di luoghi e persone (con una citazione a noi molto cara), come dice l’autore “scritto con rabbia e meraviglia. Meraviglia per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale, rabbia per il potere che lo ignora”.

Simon Whinchester – Il fiume al centro del mondo – Neri Pozza. Lo Yangtze, o Fiume Azzurro, che i cinesi chiamano semplicemente “il Fiume”; l’autore decide di risalirne il corso, fin quasi alle pendici della sorgente, in Tibet, affidandoci sensazioni, emozioni, ricordi storici e atmosfere di una delle aree geo-politiche più importanti dell’Impero Celeste.

Robert Byron – La via per l’Oxiana – Adelphi. Diario di viaggio di un eccentrico gentiluomo inglese effettuato nel cuore dell’Asia centrale negli anni ’30. Un itinerario che si snoda attraverso l’Iran, l’Afghanistan, verso quel fiume chiamato dai Greci Oxus (oggi Amu Darya), descrivendo popoli e monumenti architettonici con minuzia e acume introspettivo. Uno dei libri più amati da Bruce Chatwin, caposaldo della letteratura da viaggio contemporanea.
Per la letteratura le proposte estive hanno come filo conduttore l’attenzione che il cinema ha rivolto ad alcuni autori contemporanei:

Philp K. Dick –  Ma gli androidi sognano pecore elettriche? – Fanucci Editore. Non facile da trovare il romanzo si annovera tra i classici della letteratura moderna d’immaginazione anticipando i dilemmi della bioetica contemporanea. A Dick l’ultimo Festival della Filosofia dell’ Auditorium di Roma ha dedicato una giornata. E’ da questo libro che il regista Ridley Scott ha tratto Blade Runner.

Sandro Veronesi – Caos calmo-. Bompiani . Vincitore del premio Strega 2006 narra, attraverso un’attenta introspezione, l’elaborazione di un lutto e di una fusione aziendale con un linguaggio incalzante e a volte anche forte. Nella trasposizione cinematografica di prossima uscita il protagonista verrà interpretato da  Nanni Moretti

Antonio Pennacchi – Palude storie d’amore, di spettri e trapianti – Donzelli Editore. Anche questo non facile da trovare è un libro dal ritmo battente, esilarante, pieno di coupe de theatre e con un linguaggio scanzonato. L’autore è all’attenzione in questo periodo per il film di Daniele Lucchetti “Mio fratello è figlio unico”, tratto dal libro Il fasciocomunista

Per i bambini:

Perguad Louis – La guerra dei bottoni – Einaudi Ragazzi . Nella campagna francese la guerra, condotta secondo precise regole cavalleresche senza esclusione di colpi e di ridicolo, di due bande di ragazzini di due villaggi vicini. I vincitori di imboscate, trappole e battaglie tagliano e sottraggono implacabilmente tutti i bottoni dei loro sfortunati prigionieri. Un classico a volte dimenticato.

Per i ragazzi:

Jerry Spinelli – Stargirl – Mondadori. Con un’emozionante tenerezza, questo breve romanzo riesce a descrivere cosa sia l’anticonformismo, e mostra con schiettezza il modo in cui possa terrorizzare masse di ragazzi abituati a pensieri omologati. Poetico, dolceamaro, con una protagonista indimenticabile (che non può non conquistare!), porta a riflettere sull’importanza di avere una propria identità.

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INDOVINA L’INCIPIT

“Abito a Villa Borghese. Non un granello di polvere, non una sedia fuori posto. Siamo soli, e siamo morti.”

L’incipit dello scorso numero è tratto da “La Recherche” di Marcel Proust.

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“EX ABRUPTO”
(ovvero i cinque libri più amati dai nostri lettori)

In questo numero risponde Sabina Perelli:

Eco Umberto – Il nome della rosa
Victor Hugo – I Miserabili – 
Niccolo’ Ammaniti – Ti prendo e ti porto via –
Fred Vargas – Sotto i venti di Nettuno –
Agota Kristof – La trilogia della citta’ di K –