Carissimo Socio,
riprendiamo l’usuale cammino del nostro piccolo carro. Ma non dimentichiamo, ne’ vogliamo passare sotto silenzio, lo scalpore che i temi trattati nello scorso numero, hanno destato. La Redazione ha ricevuto numerose telefonate che testimoniano l’interesse suscitato dall’articolo di prima pagina.
E il Consiglio Direttivo e’ stato “costretto” ad una riflessione approfondita sugli scopi ultimi della Associazione e sul suo futuro.
Tutte le testimonianze ricevute hanno colto in pieno la drammaticità’ della realta’ di chi a Ruscio vive tutto l’anno e le oggettive difficoltà’ che si incontrano, soprattutto per i giovani. E tutte hanno invitato il Consiglio Direttivo a prendere parte attiva nel tentativo di risolvere tali problematiche. Gia’ si e’ detto delle ristrettezze di bilancio della Associazione, che non consentono il varo di progetti occupazionali tali da risolvere tale situazione, ma non per questo non metteremo le nostre energie a disposizione del paese.
Nessuno si puo’ esimere dalla ricerca di soluzioni atte a sviluppare le condizioni ottimali per continuare a vivere nel nostro Comune: Amministrazione Comunale in testa, ma anche le Associazioni di volontariato che, spesso, danno l’impressione di occuparsi solo di organizzare momenti ricreativi o culturali, il Consorzio dei Possidenti, la stessa Parrocchia, tutti gli imprenditori, e tutta la popolazione.
Si tratta, senza paura di forzare troppo la mano, della stessa sopravvivenza del nostro paese!!
Dobbiamo riscoprire un’armonia di base, fattore necessario per poter tentare, di nuovo, la creazione di Cooperative di lavoro. Non dimentichiamo le esperienze cooperativistiche nate nel territorio; “in ordine di apparizione”: la Cooperativa “La Mimosa” che, grazie all’impegno di giovani ragazze, coraggiose imprenditrici di loro stesse, hanno svolto per anni la loro attivita’ di maglieriste, con ottimi risultati qualitativi e anche economici, la Cooperativa di Ceramica che ha operato per qualche anno, formando giovani ceramisti, la Cooperativa “Verde Appennino”, la piu’ recente, attiva nei lavori agro forestali, che aveva ottenuto importanti appalti in Valnerina. Tutte realta’ importantissime, se non altro per dimostrare che l’unione fa la forza, ma tramontate, dopo pochi anni di attivita’, senza voler entrare in particolari, per dissidi interni.
Eppure, pensiamo sia questa la strada da perseguire, aiuti statali e comunitari, in questo senso non mancano. E neppure occasioni di impiego. Basti pensare al recente riconoscimento DOP raggiunto dal farro nostrano. In altre zone, vedi ad esempio la Garfagnana, si sono costituiti Consorzi Agricoli, per la gestione comune del prodotto, delle lavorazioni successive, del marketing, della commercializzazione.
Importante, inoltre, sviluppare anche occupazione nel terziario e nei servizi: tanti ragazzi e ragazze di Monteleone studiano oggi presso le Universta’ di Perugia e Roma, facolta’ che vedono in tali settori il loro naturale sbocco lavorativo.
Oggi la tecnologia delle comunicazioni, puo’ essere di aiuto in questo. Non e’ notizia di fantasia il fatto che servizi legati allo sviluppo software, o a call center telefonici, vengano svolti addirittura in paesi extraeuropei.
La Pro Ruscio prende questo impegno: convocare, di concerto con l’Amministrazione Comunale, le altre associazioni di volontariato, gli imprenditori e i giovani di Monteleone per discutere insieme su ipotesi per lo sviluppo dell’occupazione nel territorio.
Una ulteriore idea immediatamente realizzabile viene esposta di seguito.
Il Presidente
Vittorio Ottaviani