Anche se un clima di austerità associato ad un evento doloroso ha caratterizzato l’attività della Pro-Ruscio nell’arco dell’anno che sta finendo, lo spirito di solidarietà che deve sempre aleggiare nella nostra associazione ci ha consentito di presentare per il 1993 un bilancio positivo della nostra attività, di cui proponiamo alcuni aspetti più significativi, lasciando al segretario la parte relativa alle cifre e ai numeri.
Tra le opere realizzate con il concorso spontaneo di imprenditori locali unitamente all’apporto di “sorprendenti” ma valide braccia di alcuni consiglieri sono da menzionare:
-Il rifacimento ex novo della parte terminale dell’argine del complesso sportivo, che aveva ricevuto colpi abbastanza disastrosi da parte della passata piena del Corno. La realizzazione di questa opera ha permesso di recuperare un tratto di area, sul quale verranno piantati alcuni alberi di protezione formando così un grazioso viale di complemento a quello attuale.
E chissà che in fondo ad esso non sorga “per miracolo” una mini piscina per i piccoli?
Degna di nota l’opera prestata a titolo gratuito da parte dell’esperto in impiantistica elettrica Massimo De Angelis, cui si deve il rifacimento elettrico di tutto l’impianto del campo sportivo, adeguandolo alle nuove normative di prevenzione e sicurezza, così come è da encomiare quei volenterosi ed improvvisati “manovali” che in poco tempo hanno costruito un tavolato a base di traverse in disuso all’angolo della Fonte dell’Asola ove precedentemente erano stati piantati alcuni alberi ombriferi.
L’attività escursionistica a scopo ecologico e culturale, fatta eccezione per la gita riuscitissima ad Ascoli Piceno e a San Benedetto del Tronto, ha lasciato alquanto a desiderare, soverchiata dagli incontri dei vari tornei di pallone.
Andare in vacanza in montagna (e quale montagna!) e passare la maggior parte del tempo ad assistere a partite di calcio, mi sembra oltre monotono anche controproducente.
Cerchiamo, pertanto, di essere più coerenti e di soddisfare anche le esigenze di quelle persone che vengono a Ruscio per godere le bellezze della natura, per sentire i profumi di un prato, di un bosco, la freschezza delle acque di un ruscello, per respirare, insomma, “un po’ d’aria bona”.
Quanto detto, con tutto il rispetto per gli organizzatori (Arpini in primis) e per i partecipanti ai tornei di calcio ai quali va tutto il nostro plauso e per l’impegno e per lo spettacolo che, ogni estate a Ruscio è diventato un appuntamento consueto. Se ad una cura di “calcio” fosse possibile aggiungere anche un’altra a base di vitamine naturali, la terapia delle vacanze sarebbe completa.
Altrettanto degni di applausi prolungati sono gli organizzatori dei “Giochi senza Frontiere” riservato ai bambini che, sotto la guida impeccabile di Pierpaolo Vannozzi (figlio d’arte), Adinolfi Francesco e di Popov (transfuga dalla Siberia?), coadiuvati da una equipe di baldi giovani e belle fanciulle, hanno dato vita ad una competitiva manifestazione tra le Contrade di Ruscio, che ha riscosso un grande successo per la partecipazione e di pubblico e di concorrenti in erba. Un bis è d’obbligo!
A proposito di quest’ultimi, avete notato quanti bambini a Ruscio? Che ci sia stata un’inversione di marcia o un’improvvisa quanto mai feconda esplosione di amore coniugale?
Una citazione particolare per il complesso musicale “Le cinghie tese” (artisti fatti in casa con strumenti acquistati direttamente da loro), che ci hanno allietato con il loro repertorio di ritmi e canzoni; un complesso ormai affiatato e da incoraggiare, in considerazione anche del fatto che i loro progressi sono il frutto di continue e costanti esercitazioni nella sala di registrazione del music-jocker nonché prima chitarra, Claudio Prosperini.
Le altre varie manifestazioni tradizionali, vedi la “porchettata”, la cena sociale nei giardini della sede con fuggi fuggi generale a causa di un improvviso acquazzone, i consueti e appassionanti tornei di carte per uomini e signore, le Rusciadi, la prima edizione della Maratonina “Straruscio” curata dalla ditta Agabiti Guerrino e il suo clan, fanno ormai parte dei passatempi organizzati per trascorrere serenamente insieme le vacanze rusciare.
Cocludiamo rivolgendo un ringraziamento alle autorità comunali che, pur gravandoci di pesanti tasse, hanno soddisfatto le esigenze della cittadinanza, garantendo, per quanto possibile, il regolare flusso dell’acqua (scottante problema per molte amministrazioni in località turistiche), svolgendo quotidianamente i servizi di raccolta dei rifiuti solidi e le operazioni di controllo sulla viabilità unitamente ai solerti Carabinieri, anche se resta vagante “l’anima in Pena” del cassettone dell’immondizia ancora in cerca di un angolo tranquillo. Porlo dinanzi al monumento dei caduti è una vergogna e un’offesa.
In fondo, però, noi di Ruscio siamo persone pazienti e soprattutto ottimiste e in virtù di questi pregi non ci resta che augurare a tutti gli uomini di buona volontà un buon proseguimento e a tutti i soci un Buon Natale e Felice Anno Nuovo….nonostante tutto