Ci sono giorni che assumono, in relazione all’evento che racchiudono, un significato del tutto particolare, quasi storico, per la vita di un paese; tale è stato per i Monteleonesi il 13 Ottobre 2001, giorno particolarmente significativo e che rimarrà impresso nella memoria di molti per l’evento che si è vissuto: Don Angelo Corona ha lasciato le parrocchie di Monteleone e di Ruscio per assumere l’importante impegno di Canonico del Duomo di Spoleto.
E’ stato un addio sentito e commovente che è stato vissuto in due momenti distinti.
Il primo in chiesa, nella bellissima chiesa di San Francesco, dove si è riunita una grande moltitudine di fedeli in preghiera. Si respirava un’aria di commozione mista a velata tristezza per il distacco che si andava concretizzando. Particolarmente significativi i momenti della omelia al vangelo (il cui argomento, "la gratitudine", sembrava voler sottolineare il sentimento provato da tutti i Monteleonesi), quello della preghiera dei fedeli dove si è espresso l’apprezzamento per il lavoro svolto da Don Angelo unito al dispiacere per la conclusione della sua missione a Monteleone e all’augurio per il nuovo incarico, infine il momento della benedizione con la lettura dei "pensierini" dei bambini così spontanei e semplici ma pieni di vero Amore per il Parroco e per l’Educatore.
Un secondo momento più sereno e conviviale con la partecipazione di tanti Monteleonesi, Rusciari e Triari alla cena, organizzata per dare un saluto più affettuoso, per sentirsi tutti più vicini come si addice ad una grande famiglia.
Tra una portata e l’altra, tra brindisi scambiati con il tintinnio dei bicchieri, non sono mancati certamente momenti di sincera commozione come quando Angelo Feliciani ha voluto esprimere un pensiero, in parte personale ed in parte interpretando il sentimento di tutti i presenti, ricordando l’opera di Don Angelo verso le persone e verso il patrimonio artistico di Monteleone.
Ci sono state anche offerte di doni: Vittorio Ottavini nella sua qualità di Presidente della Pro Ruscio, in ricordo del servizio svolto da Don Angelo anche a favore della comunità di RUscio, ha offerto una bellissima acquaforte del ‘700 riproducente un quadro del Botticelli che raffigura la Madonna e i Santi.
Alla cena erano presenti diversi sacerdoti che hanno condiviso con Don Angelo le “fatiche” della missione in Valnerina, territorio non certo facile e certamente di frontiera. Tra questi Don Gino Reali, nostro compaesano, che ci ha parlato anche delle difficoltà per individuare un sostituto per la parrocchia di Monteleone e Ruscio e dell’impegno comunque della Curia a trovare soluzioni idonee.
Al termine, a notte già avanzata, ci siamo salutati con Don Angelo con la promessa di ritrovarci almeno nei momenti più salienti della vita monteleonese.
Curriculum Vitae
Don Angelo Corona
Nato ad Agriano di Norcia il 28/04/1924.
Ha frequentato gli studi presso il Seminario Minore di Norcia ed il Seminario Maggiore di Assisi; è stato ordinato Sacerdote il 29/06/1948 a Norcia. Il primo incarico nel 1948 a Pescia, una frazione di Norcia, fino all’agosto del 1953, quando è stato trasferito a Monteleone di Spoleto, insediamento avvenuto il 9/08/1953.
Ha prestato servizio anche ad Usigni per circa 20 anni fino al 1976, quando ha lasciato Usigni per prestare servizio nella Parrocchia di Ruscio, Trivio e Rescia.
Dal 1/10/2001 è stato nominato, dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia S.E. Mons. Riccardo Fontana, Canonico del Duomo di Spoleto.