La porta chiusa

By proruscio

Ruscio, come un gran centro di industria di bestiame, aveva anche una stalla di "monta’, come era scritto sul cartello, di autorizzazione statale, appeso all’ingresso della stalla.

Tutto questo si trovava al casale di Santa Lucia, dove andiamo a prendere l’acqua, quella che fa bene alla pressione alta. Li ci vivevano due famiglie, avevano tante bestie e un enorme toro di razza, bello, imponente e muscoloso, redditizia. Stava li, solo soloe nella sua grandezza quasi quasi incuteva timore. Anzi un esemplare di razza pura per una discendenza sana e redditizia. Stava li, solo solo e nella sua grandezza quasi quasi incuteva timore. Anzi, non si poteva fare tanto chiasso, poiché “lju toru si infastidiva”.

Da tutta la vallata le mucche venivano portate, quando il tempo era giusto, a conoscere il toro … Appena la mucca entrava nella stalla, il contadino chiudeva la porta.

Come in tutte le stalle, c’erano due porte. Una, tipo staccionata di legno, che funzionava da cancello, l’altra, una porta vera e propria a due battenti. Le informazioni ci arrivavano, un po’ frammentate, da chi, un po’ più alto degli altri, riusciva a guardare da una finestrella vicina, finché, come una vedetta, ci avvisava: "lu toru ha accìmatu". La porta si apriva, la mucca usciva e noi rimanevamo alla ricerca del sapere.

Così avveniva anche quando una mucca stava per avere un vitellino. Il contadino entrava nella stalla per aiutarla e chiudeva la porta. Naturalmente, noi ci organizzavamo per osservare, in qualche modo, l’evento, magari, da qualche fessura delle cascine sovrastanti. Avevamo il nostro cronista. Ci informava, fino a quando arrivava la notizia liberatoria: "e’ uscitu!".

Era importarne, per noi, sapere che il vitellino fosse uscito, che fosse carino, che già si teneva sulle gambe, ma più importante era sapere da  "dove" fosse uscito. Eravamo sempre alla ricerca del sapere.

Questa porta chiusa è rimasta, comunque, impressa come un confine da non oltrepassare. Chiudere la porta aumentava la nostra curiosità di bambini ma dava un senso di mistero, il senso di una cosa da rispettare, perchè, al di là della porta avveniva qualcosa che sfuggiva alle nostre conoscenze.

Chissà se la psicologia moderna sarebbe stata d’accordo su questi metodi, ma noi ci divertivamo così, mentre arricchivamo le nostre informazioni sulle leggi della natura.