Domenica 17 Febbraio, accompagnato dal Vescovo e dai Presbiteri della Diocesi di Spoleto, ha preso possesso delle parrocchie di Monteleone di Spoleto e Ruscio il nuovo parroco. Come benvenuto tutta la popolazione si e’ riunita fuori porta Spoletina, da dove, banda in testa, in processione, si e’ arrivati alla chiesa di San Francesco per la celebrazione della prima messa del nostro nuovo parroco.
Don Camillo, nativo della lontana Slovacchia, prende il posto del nostro caro Don Angelo, che, da tempo, eravamo abituati a vedere percorrere in lungo e in largo la nostra terra per svolgere il suo Ministero. Tanto abituati alla sua presenza che, come nel discorso di benvenuto la nostra Rita Marchetti ha avuto modo di dire con la bella prosa di una sicura promessa del giornalismo (nuova firma de "La Barrozza"), troppo spesso avevamo deluso con comportamenti e atti non proprio da brave pecorelle. In fondo, prosegue Rita, ci si accorge della disponibilità di un genitore proprio quando viene a mancare.
In questo periodo di mancanza del Parroco ci si e’ accorti della mancanza di una guida spirituale, e anche se le campane (elettriche) continuavano a suonare l’Ave Maria, e se le S. Messe, venivano sempre celebrate, rimaneva nell’ aria una sensazione di precarietà. Ora, con Don Camillo, tutta la parrocchia riprenderà il suo cammino, proprio dove Don Angelo l’aveva lasciato.
E poi, non c’e’ Don Camillo senza …. Peppone, per cui ci aspettiamo che, dopo l’interregno del Commissario Prefettizio, le prossime elezioni portino un nuovo Sindaco, ovviamente non in contrasto con il Parroco, ma che possa ridare ai monteleonesi la fiducia nelle loro forze e la speranza di uno sviluppo economico, ma soprattutto sociale, realizzabile.
A Don Angelo, ancora un grazie per il suo operato, dalla redazione de "La Barrozza", a Don Camillo un augurio di buon lavoro nella sua nuova parrocchia composta da uomini dalla "dura cervice", ma in fondo con un cuore disponibile alla Buona Novella.