Mario Pirovano recita "Lu Santo Jullare Françesco" di Dario Fo
7 Dicembre 2008
Ore 21.30 – Presso il Teatro Comunale di Monteleone di Spoleto
Pre-vendita presso gli esercizi commerciali di Monteleone e dalle
17,00 del 7 dicembre
fino ad inizio spettacolo presso il botteghino del teatro.(costo
biglietto Euro 10,00 )
“LU SANTO JULLARE FRANÇESCO”
di Dario Fo
Era lo stesso Francesco, tanto diverso in realtà dall’immagine
agiografica che ci è stata per secoli trasmessa, a definirsi “jullare
di Dio”. E questo proprio negli anni in cui l’imperatore Federico II
promulgava un editto contro i “Jugulatores” considerandoli buffoni
osceni!
Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le
regole assolute. Non teneva mai prediche secondo la convenzione
ecclesiastica, anzi, rifiutava l’andamento del sermone. Sappiamo pure
che cantava, recitava, si muoveva con tutto il corpo, braccia, gambe,
piedi, suscitando divertimento ma anche commozione fra i presenti. E’
questo l’aspetto di Francesco che Fo ha ricostruito e ci restituisce
sulla base di documenti e di testimonianze scritte.
Particolarmente attuale, tra i vari episodi che compongono il testo, è
“la concione di Bologna”. Il 15 agosto 1222 il Santo si trovava a
Bologna, dove era stato invitato a tenere un’orazione sul tema che
stava più a cuore in quel momento ai Bolognesi: la guerra, che di
nuovo era esplosa contro gli Imolesi, con il suo seguito di crudeltà,
stragi e distruzione. Francesco sceglie di rivolgersi ai presenti con
una concione giullaresca, una predica basata sulla classica
“provocazione a rovescio” dei giullari, con l’esaltazione della guerra
e la condanna della pace.
L’amore per la natura, il rifiuto della ricchezza, lo spirito di
fratellanza tra gli uomini, l’umiltà di Francesco comunicata
attraverso la gioia e l’ironia: a questo ci riporta con forza lo
spettacolo di Fo.