Lettera ad un’amica: a Tommasina
Eravamo in molti a salutarti in quella fredda mattina di gennaio: insieme ai tuoi cari, tanti amici e anche tanti giovani ai quali hai voluto bene, perché li hai visti crescere insieme ai tuoi figli. Sui volti di tutti traspariva tanta tristezza ed anche incredulità, per quello che era accaduto troppo in fretta.
Te ne sei andata quasi in punta di piedi, protetta nella malattia dalla tua famiglia, che ha cercato in tutti i modi d’infonderti quella speranza, alla quale negli ultimi tempi non credevi più.
Ai molti che ti volevano bene hai lasciato l’immagine, risalente all’estate scorsa, di una ancora bella signora, giovanile, forse più fragile e un po’ stanca, rispetto agli anni passati, ma sempre pronta ad intervenire a tutte le iniziative della pro loco. Così vogliamo ricordarti, sorridente, contenta della tua bella casa di Ruscio e del tuo piccolo "eden" che riempivi di vasi fioriti e che curavi con tanto amore.
Ritornando a Ruscio la prossima estate, riprenderemo le nostre abitudinarie passeggiate verso S. Maria, ma nei nostri cuori ci sarà sempre un po’ di tristezza e istintivamente ognuno di noi guarderà in alto, dietro quel monte dove tu riposi finalmente in pace e ancora una volta ti sentiremo vicina.
Velia Belli