Chi si ricorda? Non è una brutta parola! Il termine potrebbe far pensare ad una connotazione negativa, ad una derivazione dal verbo estorcere. Invece no! Deriva da torcia ed intende in termine dialettale, il far roteare una torcia per l’appunto.
Questo termine mi riporta all’infanzia vissuta al Trivio: quando in autunno, settembre/ottobre, venivano potati gli alberi, si lasciava uno o più rami, a seconda di quanti bambini c’erano in casa, tagliati ed intaccati a mo’ di torcia, poi fatti essiccare sotto il camino o vicino alla stufa a legna. Per farci cosa? Per “storceiarci”, appunto, la notte di Natale.
Dopo cena ogni bambino usciva con la propria torcia accesa ed insieme agli altri bambini andava in giro per tutto il paese roteando la torcia, anzi: storceiando”. Più si metteva forza ed energia, nel roteare, più la torcia, per l’effetto dell’attrito con l’aria, bruciava ed illuminava. A seconda, poi, del tipo di albero da cui proveniva, emanava un determinato odore. Ho un ricordo vivo di quello del ginepro che emanava un profumo tipo incenso.
Questi ricordi sono ancora vivi nella mia mente: rivedo le belle giornate autunnali con il cielo di un azzurro intenso e tutte le sfumature di colore delle foglie, così come il rumore della motosega e l’odore del legno appena tagliato.
Ancor più vivo è il ricordo delle notti illuminate dal candore della neve, il caldo tepore delle case ed il senso profondo e semplice di festa.
Ho ancora dentro di me il sentimento di attesa per il giorno in cui avrei potuto usare la torcia, fin dal momento in cui veniva preparata, e, come seguivo giorno dopo giorno il processo di essiccamento.
Si pensa comunemente che i bambini di città abbiano più stimoli che quelli dei piccoli paesi, ed in parte è vero; per quanto mi riguarda ritengo che le esperienze fatte al piccolo paese sperduto di montagna, siano incomparabili e di gran lunga più significative, di quelle fatte da un bambino vissuto in città.
Mi rammarico solo del fatto che certe tradizioni, come quella appena esposta, non vengano più rispettate.