Come preannunciato sul numero precedente de "la barrozza" la Pro-Ruscio ha bandito una borsa di studio per gli alunni della III Media della scuola di Monteleone di Spoleto. Scopo dell’iniziativa, accolta in modo caloroso dal preside della scuola Prof. Francesco De Angelis e dal corpo insegnante, era quello di sensibilizzare i giovani sulla realtà della propria terra, offrendo l’opportunità di presentare in un componimento scolastico le bellezze e le caratteristiche locali che potrebbero essere illustrate ad un turista occasionale. Tra i temi svolti il Preside della scuola ha ritenuto di premiare quello scritto da Silvia Ciampini che di seguito riportiamo per intero.
Non tralasciamo però di menzionare gli altri alunni Emanuele Carmignani, Silvana Salvatori, Daniele Giovannetti, Emiliano Angelini e Alessia Salamandra, ai quali la Pro Ruscio ha fatto dono di un prezioso libro illustrato sul Senato della Repubblica Italiana. Tutti i ragazzi comunque, con stile personalissimo, hanno saputo illustrare aspetti e luoghi della nostra terra dimostrando un vero, grandissimo e sincero rispetto ed amore verso di essa e, complimentandoci con ognuno di loro, diamo appuntamento al prossimo anno gli attuali alunni della II media.
A tutti il nostro ringraziamento per l’originale realizzazione pittorica che hanno voluto donare alla Pro Ruscio e che farà bella mostra disé nella sede sociale.
Se ti chiedessero di fare da guida a dei turisti, quali aspetti significativi del tuo paese faresti vedere partendo dall’ambiente naturale che esso offre.
Svolgimento
Se mi chiedessero di fare da guida a dei turisti, come prima cosa farei osservare loro, molto attentamente, l’ambiente che lo circonda e quindi il paesaggio che esso offre nelle varie stagioni, la varietà della vegetazione, le opportunità per i ragazzi e poi gli farei visitare le chiese più importanti parlando di antiche tradizioni e delle feste che ci sono.
Monteleone è un piccolo paese elevato a 1000 metri sopra il livello del mare, ed è l’ultimo comune dell’Umbria al confine con il Lazio. Dai paesi vicini, si può notare la sua forma, sembra un leone addormentato e proprio per la sua forma, prende il nome di Monteleone. Monteleone è un paese tranquillo, dove si può vivere senza il problema della violenza e della droga e ci si può divertire e passare una piacevole vacanza in ogni stagione, infatti con il cambiamento del clima muta anche il panorama che, con la sua bellezza, rende più interessante il paese.
Ad esempio: in primavera il clima è mite e permette la crescita di fiori, così il paesaggio si colora e c’è il risveglio degli animali selvatici, che durante l’inverno sono in letargo; con l’avvicinarsi dell’estate il clima diventa più caldo e la popolazione aumenta popolandosi di alcuni villeggianti che ogni anno trascorrono l’estate a Monteleone e con turisti che ogni tanto visitano questo paese.
In autunno, nel paese torna la calma, perché dopo il periodo estivo, i villeggianti partono e la popolazione riprende il suo numero abituale, il clima diventa più freddo e iniziano le prime precipitazioni, le strade si riempiono di foglie colorate che cadono dagli alberi, man mano che si avvicina l’inverno, le giornate si fanno più corte e il clima diventa più freddo e ricco di precipitazioni nevose, così il paesaggio è avvolto in un bel manto bianco.
La fauna è composta da cinghiali, volpi, lupi e scoiattoli che si possono incontrare facilmente mentre attraversano le strade.
La flora è costituita da querce, pini, abeti, e in primavera ci sono diversi tipi di fiori.
A Monteleone l’allevamento e l’agricoltura sono molto sviluppati, infatti ci sono due aziende agricole che producono cereali tra cui il più conosciuto è il "farro"; durante l’estate, ci sono alcune sagre dove è possibile assaggiare questo cereale e altri prodotti tipici locali. Anche l’allevamento è abbastanza sviluppato, si allevano ovini e suini.
A Monteleone ci sono alcuni negozi come quelli di abbigliamento, alimentari, mobili e ci sono anche due bar: la mancanza di industrie porta molti vantaggi come l’aria pura, il poco inquinamento e meno traffico per le strade.
Per i ragazzi ci sono le scuole (materna, elementare, media); la scuola di musica che gli permette di entrare a far parte della banda di Monteleone e infine, vi è un club, un luogo d’incontro dove noi ragazzi possiamo parlare, discutere e, oltre tutto, ci sono anche dei corsi: quello del ricamo, quello della ceramica e il corso d’inglese.
Nel paese c’è una pineta, dove vi è anche un parco giochi che offre divertimento ai bambini; la pineta è affollata soprattutto nei giorni estivi, non solo per l’aumento della popolazione, ma anche per il clima favorevole.
Monteleone è un paese molto antico e ha anche una storia molto interessante, infatti anticamente, era un castello, e ancora oggi ci sono rimaste le mura.
In questo paese ci sono molte chiese come quella di S. Francesco, dove ogni domenica ci si raduna per ascoltare la messa, poi ci sono altre chiese come quella di S. Giovanni dove lì, le persone più anziane ogni pomeriggio, assistono alla messa; ci sono anche molte altre chiese tra cui le più importanti sono: S. Caterina, S. Nicola, S. Gilberto, e la Madonna della Quercia.
Un importante repertorio storico è la "Biga", un carro da guerra che risale all’epoca etrusca; questa è stata ritrovata a Colle del Capitano, ma poi fu venduta per qualche lira a un Norcino dato che ancora il valore era sconosciuto; ora si trova a New York mentre a Monteleone, nella chiesa di S. Gilberto, vi è la copia.
Ci sono feste come quella di S. Nicola, il patrono di Monteleone, che si festeggia il 6 dicembre; in questo giorno, il parroco benedice il farro e tutte le persone del paese vanno a gustarlo.
Un’ altra festa è quella del "Focone" si organizza un grande fuoco in una piazza del paese, e fino a sera tardi si parla e si scherza mangiando salsicce; questa festa viene festeggiata tra il 9 e il 10 dicembre; e secondo la leggenda il fuoco serve per illuminare la strada agli angeli che trasportano la casetta della Madonna a Loreto.
A Monteleone si possono gustare piatti tipici come gli "Strascinati".
Questo piatto venne cucinato per la prima volta da una fantesca che fu costretta a cucinare qualcosa di buono con le poche cose che avevano, perché minacciate da due ospitanti di ventura che se non avessero cucinato niente, i loro uomini sarebbero stati trascinati con il cavallo.
E’ possibile assaggiare questo piatto il 16 agosto.
A Monteleone, anche se è un piccolo paese, c’è tranquillità e si vive bene e, anche se solo per pochi giorni, sarebbe bene visitarlo e osservarlo nei minimi particolari, ne vale proprio la pena.
Silvia Ciampini