Caro Socio
“Oggi siamo riusciti a dimostrare quanto le associazioni di volontariato, e le pro loco in particolare, siano in grado di fare a favore del territorio, specie quando per mere motivazioni di presunto risparmio economico, si riduce la presenza delle Istituzioni Pubbliche allontanandole dai cittadini e dai loro problemi.
Un invito, quindi, agli autorevoli politici presenti oggi, a non considerare le pro loco sinonimo di sagre e feste popolari, ma anche e soprattutto, Organizzazioni degne di essere coinvolte nei piu’ disparati momenti della vita del territorio, in grado di coagulare professionalita’ differenti, di sviluppare progetti di ampio respiro, un vero e proprio supporto alle attivita’ di sviluppo sociale ed economico del territorio.”
Cosi’ il nostro Presidente, Vittorio Ottaviani, esortava a considerare l’operato della Pro Ruscio nell’intervento conclusivo della giornata di studio dedicata al tema poco, pochissimo studiato "Lavoro obbligatorio in Umbria (1942-1943) – Il caso del campo per prigionieri di guerra di Ruscio", collocata nell’ambito della cornice della Festa di San Felice a Monteleone di Spoleto, tenutasi lo scorso 19 Luglio.
frontespizio del IX Quaderno di Ruscio
La giornata e’ stata un vero e proprio successo (e di questo ringraziamo l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea,che ha supportato la nostra Associazione in questa avventura) e la mostra documentale, insieme con la pubblicazione del IX Quaderno di Ruscio, rappresentano il risultato tangibile di questo enorme lavoro di gruppo, che ha visto partecipi il Prof. Dino Renato Nardelli, e le strutture dell’ISUC e vari amici della Pro Ruscio, Salvatore Paolini, Valeria Reali, Simone Santalucia e il sempre presente Luigi Portale.
A loro il piu’ vivo ringraziamento del Consiglio Direttivo.
Ritengo sia importante partire proprio dalle ultime parole del Presidente, per meglio capire il significato attuale dell’essere pro loco.
Un momento del Convegno
Spesso ne abbiamo parlato proprio da queste pagine, ma, sara’ utile riprendere la visione che il Consiglio Direttivo ha fatto propria.
Non siamo, ne’ vogliamo esserlo, un circolo ricreativo privato, ne’ un club vacanze. Per questo basterebbe organizzare qualche torneo di carte o di tennis, dedicando tutte le quote associative alla manutenzione e abbellimento delle nostre strutture sportive.
Non siamo, ne’ vogliamo esserlo, una associazione senza scopo di lucro “monotematica”, che magari si occupi di ambiente, piuttosto che di concerti di musica classica.
Siamo, e con orgoglio, una associazione di promozione sociale, questa e’ la definizione di cui la legge ci permette di fregiarci, e nella quale ci riconosciamo.
Le nostre attivita’ sono tutte dedicate allo sviluppo socio economico del nostro piccolo e amato paese: in ogni manifestazione e’ possibile ritrovare questo filo conduttore.
E cosi’ la redazione di questo quadrimestrale, le Rusciadi, la ristrutturazione dell’Asilo, il mantenimento del Parco, ma anche l’organizzazione della Commemorazione ai Caduti, il supporto fornito ai santesi della Madonna Addolorata, il contributo al Focone… rappresentano ugualmente la volonta’ di mantenere vivo Ruscio nella sua completezza, territorio, abitanti e villeggianti.
Questa “politica”, perche’ proprio di politica si tratta, e’ quella che guida quotidianamente l’operare del Consiglio Direttivo e che pensiamo rappresenti il salto di qualita’ della nostra Associazione.
ALBUM FOTOGRAFICO PRIGIONIERI A RUSCIO |