5,5 milioni di uomini mobilitati, quasi settecentomila soldati morti,oltre un milione tra mutilati e feriti, oltre cinquecentomila vittime tra i civili. Questi i numeri, solo per l’Italia, della Grande Guerra.
A cento anni dalla Prima Guerra Mondiale la Pro Ruscio ha dato il via a una serie di attività con il duplice intento di riscoprire l’evento storico in sé e di ricordare quanti, a vario titolo, vi presero parte.
Un progetto ambizioso che al momento vede avviate due attività: il lavoro di ricerca presso l’Archivio di Stato sez. di Spoleto per il reperimento dei fogli matricolari di tutti i caduti della Valnerina e, in parallelo, la realizzazione di un sito internet per visualizzare il materiale raccolto in archivio e dare la possibilità di partecipare in prima persona alla costituzione di questo archivio digitale.
Monumento ai Caduti di Ruscio (foto S. Vannozzi)
Chiunque infatti potrà partecipare inviando foto di cimeli, lettere, giornali, cartoline dell’epoca oppure raccontare le storie che hanno visto come protagonisti i propri parenti, tutto con un comune sfondo, quello della Grande Guerra.
Si tratta quindi di una ricerca che parte dal basso, fatta tra i cassetti o nella soffitta di casa, per ricordare cosa significò per i soldati e le loro famiglie quel difficile momento storico, per riannodare i fili della memoria o, più semplicemente, riscoprire la nostra storia.