Sono passati venti anni da quando emise i primi vagiti … vagiti, pardon i primi suoni, la banda musicale di Monteleone di Spoleto intitolata "Carlo Innocenzi" in memoria del celebre compositore. In verità già all’inizio del 1880, l’idea di dare vita ad un complesso musicale venne per primo al maestro Crescentini (di provenienza rusciara?) il quale riunì alcuni volenterosi e insieme decisero di dare forma a quella che in un primo tempo, poteva sembrare un ‘utopia.
Era il periodo in cui, formatosi il Regno d’Italia, cominciavano ad imporsi marce ed inni di carattere popolare e militare e l’inno di Mameli aveva un significato patriottico più rilevante rispetto al momento attuale.
La banda diretta dal maestro Crescentini, però, terminò di suonare ai primi del ‘900 e fu solo nel 1930 che Girolamo Jachetti (figura caratteristica che i più avanti negli anni ricordano con affetto e simpatia), ricostituì la banda musicale.
Girolamo Jachetti aveva una grande esperienza nel campo musicale, in quanto era stato primo clarinetto nell’orchestra filarmonica di Santa Cecilia. Personalità di grande spessore folcloristico per i suoi lunghi baffoni, viveva di musica e la trasmetteva con vigore e passionalità ai suoi allievi.
Chi non ricorda i suoi gesti accompagnati da suoni vocali ritmati che effettuava, fuori programma, anche affettando il prosciutto nel negozio alimentare di sua proprietà, quasi che usasse il prosciutto come un violino. Alla morte di Girolamo nel 1955, cessò di esistere anche la "banda".
Si giunse così al 1977 quando Paride Magrelli di Cascia, decise di ricostruire la banda e "di concerto" con alcuni veterani, raccolse intorno a sé alcuni giovanissimi che, attirati dalle note musicali, dal desiderio di toccare quegli strumenti che padri provavano in famiglia durante le fredde giornate invernali, si avvicinarono alla sala prove dapprima incuriositi e poi entusiasti partecipi alle prove stesse.
A proprie spese prima e poi con il contributo del Comune e della popolazione, la banda acquistò nuovi strumenti e si dotò di una rosa e sgargiante foggia di cui tutto fanno bella mostra grandi e piccoli suonatori.
In poco tempo la banda si perfezionò ed acquistò una caratteristica concertistica. Memorabili i concerti notturni nel fantastico Chiostro di San Francesco e quelli all’aperto in occasione di feste paesane e nel circondario o nella capitale: quale quello tenutosi nel 1978 in occasione dell’ottobrata romana a Piazza Monteleone di Spoleto e a Piazza Navona davanti al noto ristorante "I Tre Scalini" della famiglia Ciampini. Altre apparizioni più rilevanti sono da considerare le prestazioni musicali effettuate alla RAI nella rubrica "UNO MATTINA" e quella in occasione dell’udienza concessa dal Santo Padre in Vaticano.
Non possono passare inosservate figure tipiche della nostra banda quali quelle del ricordato Girolamo Jachetti e del fratello Gilberto, detto "bombardone" alla grancassa, Raffaellino (che ringraziamo per le testimonianze forniteci) e tra i più giovani Angelino e il "first trompet" Attilio oltre ad una allegra brigata di graziose clarinettiste … ; così come sono da citare alcuni aneddoti umoristici sulla funzionalità della banda e mi riferisco a quando alcuni paesani, vedendo che qualche musicante non suonava (ovviamente non era giunto il momento) li apostrofavano dicendo: "parè, se nun soni, manco te pagamo! !", o quando un simpatico suonatore, di cui non facciamo il nome, fece un assolo con gli schizzi di calce sulla faccia.
Figure che fanno parte del folklore della nostra banda, che di concerto con le nuove leve rendono cara e simpatica questa felice aggregazione di validi elementi, cui l’attuale maestro dal nome medievale, Vittorio ALTAVILLA, ha impresso un pizzico di stile musicale più moderno.
La redazione della "Barrozza" a nome della popolazione d Monteleone, Ruscio, Trivio e razioni limitrofe fa tanti auguri alla banda "C. Innocenzi" per il suo ventesimo compleanno e la ringrazia per la gioia e l’allegria che essa suscita dovunque sia chiamata ad esibirsi.
Viva la banda di Monteleone di Spoleto!