Editoriale

By Vittorio Ottaviani

Carissimo Socio,

non ti stupire se anche questo numero de “La Barrozza” esce alle stampe. La veste dimessa dell’ultima edizione, ma bada bene soltanto la veste esteriore perche’ i contenuti rimangono sempre validi e importanti, aveva fatto intrevedere a qualche detrattore la fine del nostro giornale. E invece no! Eccoci di nuovo qui a augurare a Te e alla Tua famiglia un sereno Natale e un felice Anno Nuovo, nella speranza di poterlo fare di persona incontrandoci, magari, a Ruscio durante le festivita’ natalizie.

E da queste pagine ancora una volta un ringraziamento ed un augurio speciale alla Redazione del “La Barrozza”, che tra mille difficolta’ e impegni giornalieri riesce in ogni numero che esce a raccogliere notizie antiche e recenti di persone, fatti e luoghi: patrimonio di cultura grande e piccola altrimenti destinata all’oblio. Vi invito a risfogliare i numeri precedenti – oramai possiamo dire le annate precedenti – e a rileggerle con attenzione. Quanti piccoli articoli ci erano sfuggiti? Quanti ricordi e sensazioni ci riportano alla mente le foto pubblicate?

Tutto questo per capire quanto importante e’ questo piccolo giornale per la nostra comunita’, per i nostri compaesani all’estero, ai quali viene inviato puntualmente, e per invitarVi a collaborare con la Redazione per far si che “La Barrozza” possa rimettersi il vestito della festa e a fornire ulteriore materiale di notizie e immagini.

Proprio nell’ottica di salvaguardare le nostre origini, le nostre storie, le nostre immagini, dal correre del tempo, la Pro Ruscio continua la raccolta di documentazione su Ruscio e dintorni e di antichi strumenti di lavoro. Libri, opuscoli, giornali (Leonessa e il Suo Santo, Notiziario Parrocchiale…), fotografie, costituiranno una piccola biblioteca della nostra memoria. Gli antichi strumenti di lavoro e di casa,  costituiranno un piccolo museo di tradizioni ormai scomparse. Chi volesse contribuire alla realizzazione di questa operazione di recupero della memoria potra’ contattare la Redazione.

Il Presidente
Renato Peroni