Editoriale

By Vittorio Ottaviani

Carissimo Socio

un nuovo anno è passato: e che anno!!!

Credo che converrai con me nell’augurarci che il nuovo anno sia migliore del 1993.
Non c’è bisogno di elencare i motivi di tale augurio: basta sfogliare le pagine di un quotidiano qualsiasi.
Per noi di Ruscio poi si è aggiunta anche la disgrazia del giovane Andrea.

E’ stato questo fatto di fine estate che ha dolorosamente colpito tutti noi in modo imprevedibile e perciò più violento.
“E’ come se fosse successo ad un nostro figlio” commentava Enzo Arpini.

E’ certamente così, tanto siamo stati tutti feriti nel sentimento di fratellanza che ci lega a Marcello ed alla Sua famiglia: sentimento che la Pro Ruscio ha contribuito ad alimentare realizzando tra i Soci quel processo di solidarietà e di sincera e profonda amicizia che trae anche origine dalle comuni radici “Rusciare”.

Per questo La Barrozza continua sia pure faticosamente, il suo viaggio augurando a tutti un 1994 più sereno.

Al tuo occhio attento di lettore assiduo del nostro notiziario non sarà certamente sfuggito che la Barrozza sta lentamente lasciando il tradizionale sentiero per percorsi sempre più impegnativi: sta assumendo, quanto al contenuto delle sue pagine, un aspetto culturale, di informazione ricercata e, per così dire, d’epoca storica nell’intento di soddisfare, con articoli anche inediti, le curiosità che certamente tutti noi abbiamo circa l’origine dei nomi e dei fatti che hanno contribuito a far diventare Ruscio quale oggi si presenta ai nostri occhi.
Tutto ciò richiede uno sforzo che va sostenuto da più “barrozzari”.

Quando la strada si fa difficile e faticosa occorre provvedere a continue sostituzioni di chi è alla guida del mezzo.
Per questo rivolgiamo un caldo invito a tutti ad una più fattiva collaborazione con il comitato di Redazione.
Coraggio, a volte basta solo un po’ di buona volontà.

Auguro a te e alla tua famiglia un sereno Natale ed un prospero Anno Nuovo.

tuo Renato Peroni