Editoriale

By Vittorio Ottaviani

Carissimo Socio,

eccoci al solito appuntamento con la Barrozza di Agosto!

Certo il periodo estivo che evoca vacanze, riposo, divertimento, feste ci spingerebbe a scrivere con parole di entusiasmo e di allegra spensieratezza della prossima stagione a Ruscio e dei vari programmi per lo svago nel nostro paesino; ma restiamo perplessi e malinconici se guardiamo la realtà che ci circonda fatta di disagi, di difficoltà economiche per le famiglie, con conseguente mancata presenza delle persone che erano solite trascorrere le vacanze a Ruscio, delle ormai numerose case che restano chiuse e che si aprono solo per qualche fine-settimana o al più per una decina di giorni intorno a Ferragosto.

Dove sono finite le famiglie che, alla fine della scuola a Giugno, portavano i figli in vacanza a Ruscio, magari affidandoli ai nonni, per riprenderli a Settembre all’inizio del nuovo anno scolastico?

Questo purtroppo è una parte del prezzo che siamo costretti a pagare per far fronte alle accresciute esigenze delle famiglie che costringono moglie e marito a lavorare entrambi e le giovani coppie a limitare il numero dei figli per contenerne il costo.
Come conseguenza poche vacanze e orientate verso posti più ricettivi e accoglienti del nostro piccolo paese che in tal modo perde una cospicua fonte di reddito per i residenti e per le strutture ricettive ormai ridotte al minimo.

Per lungo, troppo lungo periodo dell’anno Ruscio diventa un paese fantasma!

Ma di questo parliamo in altra parte del nostro giornalino nel bellissimo articolo “Le occasioni perdute”.
Ma allora la Pro loco in queste condizioni cosa può fare?.

Innanzi tutto parlarne come stiamo facendo: rendersi consapevoli della situazione, nella sua cruda realtà, è già condizione necessaria per stimolarci, tutti, alla ricerca di un punto comune da cui ripartire.
Fondamentale a tale riguardo, a nostro avviso, è di ricercare tra le persone, residenti e villeggianti, una armonia, una solidarietà, una compattezza d’intenti che si è andata perduta.

In questa direzione è stata sempre orientata l’azione della Pro Ruscio in questi 40 anni di attività, anche se non sempre è riuscita nell’intento, come dimostra, ad esempio la scarsa partecipazione da parte di numerose famiglie di residenti, alle manifestazioni conviviali estive organizzate per fraternizzare in amicizia.

Per troppo tempo abbiamo assistito a conflitti d’interessi anche tra i componenti della stessa famiglia, ad atteggiamenti denigratori dettati dalla gelosia per il successo di qualche paesano, alla ricerca del proprio utile anche a discapito dell’interesse del vicino e, più grave, dell’interesse generale del paese.

Nel recente ultimo consiglio comunale, al fine di non penalizzare, per la ristrettezza dei bilanci comunali, i ragazzi delle frazioni rispetto a quelli del capoluogo, si e’ deciso di prelevare dal fondo previsto per i contributi da dare alle attività delle associazioni, quanto necessario per rendere gratuito il servizio di trasporto scolastico.

A tale lodevole iniziativa del Comune noi aggiungiamo il nostro plauso perché riteniamo che questo debba essere lo spirito che anima la Pro loco: solidarietà a favore delle future generazioni del paese anche rinunciando a qualche piccolo vantaggio economico.
D’altra parte che ci sia un diffuso malessere per la situazione generale del paese è stato evidenziato anche dal Sindaco quando ha indetto una riunione con la popolazione per un confronto d’idee sul possibile sviluppo del territorio.

Purtroppo anche in tale circostanza non si è approdato a nulla: completa delusione da parte dei presenti in quanto l’Amministrazione comunale non ha suggerito indicazioni progettuali o linee di un possibile sviluppo e da parte dell’Amministrazione comunale in quanto gli intervenuti non hanno evidenziato alcuna intenzione ad assumere iniziative valide.
In questo modo, in assoluta situazione di stallo, non si va da nessuna parte!.

A nostro avviso occorre riscoprire quello spirito che ha animato molti compaesani quando, con grandi sacrifici ma con grande volontà e determinazione, hanno saputo affrontare i rischi legati a nuove iniziative e, superate le difficoltà, sono riusciti a creare un  futuro per la propria famiglia.

Non mancano gli esempi da seguire, basta guardarsi intorno e scoprire le numerose iniziative intraprese sul nostro territorio e mettere da parte quell’atteggiamento che sembra aver preso i giovani delle nuove generazioni intenti alla ricerca del “tutto subito e senza fatica”.
Chiudo riportando la celebre e citatissima frase di John Fitzgerald Kennedy “Non chiederti cosa il tuo Paese fa per te ma cosa fai tu per il tuo Paese”

Un caro saluto ed una serena estate a Ruscio.

Vittorio Ottaviani