Editoriale

By Vittorio Ottaviani

Carissimi Soci, amici e lettori,

la nostra piccola barrozza, tra scossoni, buche e mille avversità, si appresta a superare il traguardo dei trenta anni di pubblicazioni. 

Non sarà un passaggio “in volata”, ma al lento passo del bue che trascina il nostro carro… già forse proprio la lentezza caratterizza questo nostro giornalino che nacque quasi per gioco dall’idea di tre amici della Pro Ruscio- Osvaldo Perelli, Vittorio Ottaviani, Renato Peroni e dell’amico Armando Perilli, rusciaro d’adozione- in occasione del 25° dalla fondazione della Associazione Pro Ruscio.

La lentezza ci consente di analizzare più nel dettaglio, di entrare nell’intima profondità degli eventi che raccontiamo, di spaziare correndo avanti e indietro nel tempo nel tentativo di riportare alla memoria un passato destinato inesorabilmente altrimenti all’oblio e di indagare possibili scenari futuri del nostro piccolo paese.

“La Barrozza” è solo un giornalino fotocopiato -tempo fa addirittura in formato tipografico –  di poche pagine, solo quadrimestrale, ma è pur sempre la sola voce, il solo foglio di informazioni, libero e aperto al dibattito di tutto il territorio di Monteleone.

Va custodito come una vera e propria ricchezza, non solo per noi, ma anche e forse soprattutto per i più giovani e per “li futuri” avrebbe detto il nostro poeta Marchetti.

Questi ultimi anni sono stati davvero difficili per il nostro territorio, percorsi dalla violenza di un terremoto e di una pandemia che sembra ancora lungi dall’essere sconfitta.

Anni che hanno reso la vita a Ruscio sempre più complessa da portare avanti, nella precarietà dell’offerta di impieghi stabili e continuativi, nell’allontanarsi sempre di più verso i centri più grandi dei servizi che in una grande città sembrano essere scontati: scuola, sport, cultura, assistenza sociale e sanitaria, e addirittura come capitato qualche mese fa, energia elettrica!

“La Barrozza” ha cercato di registrare gli eventi che hanno percorso la vita del territorio, proponendosi quale terreno di un confronto aperto e sincero per immaginare percorsi possibili di sviluppo sociale e culturale.

Solo un concreto dialogo tra le forze vive del paese, che più o meno timidamente fanno sentire la loro presenza, potrà portare a risollevare il Leone dell’Appennino.

A tutte le Associazioni del territorio, pro loco di Monteleone e Trivio, Archeoambiente, Corale e Banda “Carlo Innocenzi”, e, ovviamente, Amministrazione Comunale e Consorzio dei Possidenti, offriamo le nostre pagine e quelle del sito www.proruscio.it alla promozione di progetti e idee indirizzate alla ripartenza del nostro territorio.

Dal canto nostro, quale Redazione di questo piccolo notiziario, confermiamo l’impegno a uscire ogni quattro mesi alle stampe, per mantenere sempre vivo il filo rosso che collega Ruscio ai suoi abitanti e ai più che vivono lontano dalla nostra bella valle, continuando, tra scossoni, buche e mille avversità, a condurre sempre avanti questa barrozza, con il carico di ricordi, rimpianti e speranze degli uomini e delle donne, di ieri e di oggi, di Ruscio, Monteleone, Trivio, Ruscio e dintorni….

A tutti, rusciari e non, che in tutti questi anni hanno inviato articoli, fotografie, poesie, attaccato francobolli ed etichette, rimanga l’intima soddisfazione di aver potuto restituire a Ruscio un po’ di quel tanto che ci ha offerto e ci offrirà nel futuro.

Ad maiora!

La Redazione