La notizia era certamente di quelle che segnano un’estate!! una serata di mitica disco dance anni ’70 ed ’80 al Benzi Bar di Ruscio! La cosa ha destato vivo piacere specialmente tra quelli non più tanto giovani, desiderosi di trascorrere e rivivere una serata ai ritmi degli anni passati.
Non conoscendo bene gli orari delle attuali "movide" ci siamo presentati al Benzi verso le 22,30, sicuri che quello fosse l’orario giusto e che il posto fosse già pieno di ballerini in tiro. Viceversa constatavamo che il locale era completamente deserto! Nessuna macchina parcheggiata, nessuna persona e soprattutto un silenzio tombale riempiva la vallata. Un grande pesce d’aprile fuori stagione? un’effimera illusione o, più semplicemente, "una buca" in grande stile tirata ai non più tanto giovani – ma comunque arzilli cinquantenni – con tanta voglia di divertirsi e stare insieme?
(foto Eleonora Onofrillo)
Fortunatamente i dubbi e la cocente delusione che cominciava a serpeggiare veniva dissipata dall’arrivo di DJ Cavallo che, supportato da Andrea, Giorgio (Peroni) e l’immancabile Mario, allestivano la strumentazione necessaria perché la serata avesse inizio. Dopo pochi minuti la musica della mitica Disco Dance anni ’70 ed ’80 cominciava a spandersi nell’aria e sotto una volta di stelle la serata aveva inizio.
E che serata! Le note dei Bee Gees, Barry White, Gloria Gaynor, Earth Wind and Fire (solo per citarne alcuni) ci hanno trascinato al centro della pista disinibendo quella voglia di ballo forse per qualcuno da troppo tempo ingiustamente sopita o repressa.
(foto Eleonora Onofrillo)
Senza perderci una canzone sono naturalmente tornati alla memoria i "passetti" più frequenti che allora accompagnavano i motivi più famosi. La "Cassia", la Botta", le giravolte più o meno complicate e con esse il ricordo delle prime discoteche di Roma, il "Much More", il Green Time", il Mais" che in quegli anni aprivano i battenti emulando il mitico "Studio 54" di New York, il tempio dove John Travolta si scatenava al ritmo della "Febbre del Sabato Sera".
E con il passare dei minuti la pista da ballo si riempiva anche dei più giovani, amici venuti dai paesi vicini e dai nostri figli che verso mezzanotte (finalmente abbiamo capito che quello era l’orario giusto!!!!!!) ci hanno onorato della loro presenza. Dopo un’incertezza iniziale si sono avvicinati incuriositi, sorpresi forse da tanto ritmo ed energia ancora nelle vene dei rispettivi genitori. Anche loro alla fine si sono lasciati trasportare da quella che ancora oggi rimane la più bella musica da ballare e che ancora oggi, rimixata dai loro DJ, imperversa nei locali alla moda di tutto il mondo.
In quella frenesia di braccia alzate, battiti di mani e ritmi incalzanti penso che a tutti sia venuto alla mente il vecchio Juke Box che un tempo si trovava nel chiosco di Giggia, a pochi metri di distanza dall’attuale Benzi Bar. Era lì che anche noi ascoltavamo i brani del Festival Bar e quelle prime canzoni disco che a Ruscio cominciavano a circolare come nei locali dell’acerba movida italiana di Forte dei Marmi o alla Baia Imperiale di Riccione. Noi allora ci accontentavamo di "Sciulberg Mivillon Ghet Taun To Nait" (accennato in un pessimo inglese da Anna la Pallida!) e qualche passo si accennava tra i vialetti poco illuminati del chiosco, quando, peraltro, ancora non esistevano quelli che oggi definiamo – da agitati genitori – "i luoghi della perdizione attuale" (ben conosciuti dai nostri pargoli!!), quando Mikonos era una sperduta isola greca pullulante di monaci ed anziane donne con il fazzoletto nero in testa, Ibiza si stava svegliando dal torpore della dittatura del Generale Franco morto da poco e Hvar era ancora un luogo intatto nella semisconosciuta Jugoslavia del Generale Tito.
Ascoltando e ballando ogni pezzo sono ritornati alla mente momenti della vita che sono indissolubilmente legati ad alcune canzoni. Ti ricordi la festa dei 18 anni di Giorgio ascoltando "Una donna per amico" di Lucio, o quella di Maurizio con la mitica "Isn’t she lovely" di Stevie Wonder, o la festa di Anna Rita nella cantina di casa Peroni a Ruscio con "Stayin’ alive" di John Travolta (tre giorni di arduo lavoro per liberare la cantina di tutto quello che c’era dentro e preparare le serata)!
Esausti alla fine abbiamo abbandonato il campo e mentre sudati e contenti ce ne tornavamo a casa, ritmi diversi hanno riempito il silenzio della valle per il piacere dei più giovani.
Cosa dire? il bello di ritrovarsi con gli amici di sempre con qualche capello bianco e qualche chilo di troppo, il bello si stare insieme ai figli oramai cresciuti e condividere un ballo, una serata, magari anche un goccio di birra …… ma solo un goccio, niente di più! Perché il resto non serve e chi legge sa a cosa mi riferisco ….. a quelli che hanno scioccamente e necessariamente bisogno di sballarsi per stare "bene", per perdere la cognizione del tutto, mettendo a volte a repentaglio la vita propria e quella degli altri! A quelli che non sanno cogliere il bello del pulito, del semplice ed il piacere che ci può essere nel passare una serata insieme, grandi e piccoli sotto le stelle. Spero che i nostri figli lo capiscano e che un domani possano essere capaci di cogliere e apprezzare ancora, come noi oggi, le magica e serena atmosfera di semplicità e divertimento che ha avvolto – e spero avvolgerà in futuro – la Disco Night Dance al Benzibar di Ruscio! AD MAIORA