L‘idea di rendere alcuni punti di Ruscio una sorta di vetrina della nostra storia e delle nostre tradizioni, si è sviluppata in sordina e solo negli ultimi tempi è diventata un’altra realtà fattuale della nostra Associazione, e più in particolare dell’Archivio della Memoria di Ruscio, Comitato a cui è stato demandato il difficile compito di “preservare e tramandare alle future generazioni documenti, immagini, filmati e quant’altro necessario per la conservazione della memoria della storia, del costume e delle tradizioni di Ruscio (delibera CD del 2 luglio 2016)”.
Il Museo Diffuso, inteso come installazione di reperti in originale o in copia in vari punti liberamente fruibili del nostro paese, nasce proprio nell’ottica di diffondere la nostra storia, con una modalità certamente poco ortodossa per un Museo. Vogliamo che il pubblico (giovani di Ruscio, Pellegrini, Turisti, insomma chi si trovi a passeggiare per le nostre strade) si imbatta casualmente in alcuni reperti tangibili e li possa conoscere e speriamo apprezzare, in un luogo che Museo propriamente non è, presso la Fonte dell’Asola o il Fontanile o entrando nella Sala Grande dell’Asilo. Non abbiamo la presunzione di affermare che ciò sia sufficiente a conoscere la storia di un luogo, ma speriamo che da un incontro “per incidente” a qualcuno venga il desiderio di approfondire usi, costumi e tradizioni. L’Archivio della Memoria di Ruscio è pronto, grazie alla documentazione raccolta, che anno dopo anno si arricchisce grazie alle numerose donazioni, a fornire gli strumenti per un esauriente approfondimento.
Negli ultimi giorni, il patrimonio dell’Archivio della Memoria di Ruscio, destinato al "Museo diffuso", si e’ arricchito di quattro "pezzi" davvero interessanti.
Nuovi reperti in mostra nella Sala Grande dell’Asilo
Si tratta di un supporto in ferro della struttura per trattenere le mucche durante la ferratura e di un secchio per la raccolta del latte. Due strumenti legati ad una fiorente attività del passato, oggi sempre meno sviluppata, dell’allevamento. Furono ritrovati durante una iniziativa di "PuliAMO il bosco" nei primi giorni di agosto del 2021. In un fosso, lungo la strada Monteleone – Forca di Gavelli, sepolti sotto varie immondizie ritrovammo questi oggetti che, debitamente restaurati, insieme a una punta di aratro in ferro, donata dal Mastro Pietro Venanzi, sono esposti all’interno della Sala Grande dell’Asilo.
Inoltre, nel sito della Fonte dell’Asola, dove e’ localizzato un altro punto del Museo Diffuso, e’ stata aggiunta una targa in ceramica, realizzata dal maestro Francesco Giovannetti, dove sono custoditi alcuni brani del filo spinato antiuomo del vicino Campo di Prigionia della Miniera. Quest’ultimo prezioso reperto ci e’ stato donato da Enzo Agabiti.
L’installazione del nuovo reperto al Museo Diffuso della Fonte dell’Asola (da dx il Presidente Ottaviani e l’amico Diego Venanzi) (foto AMR 2023)
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