Si susseguono ormai da tempo le diverse iniziative per celebrare il 150° anniversario dell’unità di Italia.
Tra queste, spiccano quelle delle Poste Italiane che usano dedicare a momenti, luoghi e protagonisti della nostra storia uno o più francobolli.
Analizzare quindi le diverse emissione dai primissimi francobolli fino ai nostri giorni è un’ottima occasione per rileggere e rivivere episodi e personaggi particolarmente significativi. E tale a buon diritto si puo’ considerare Giuseppe Garibaldi e le sue imprese, visto il particolare tributo che hanno saputo dedicargli nel tempo le Poste Italiane. Imprese che anche il nostro paese ha conosciuto e in piccola parte vissuto allorquando Garibaldi accorreva in difesa della neonata Repubblica Romana del 1849, passando proprio per Ruscio.
Sono numerosissime le emissioni filateliche dedicate alla Spedizione dei Mille e al suo comandante, prima durante il Regno di Italia e poi nel periodo repubblicano.
Evento molto raro, questo, nel mondo filatelico, se si pensa che ogni emissione di francobolli nel nostro paese subisce iter autorizzativi molto severi e scrupolosi. Tutto ciò sta a testimoniare evidentemente l’importanza riconosciuta da tutti governi che hanno attraversato la storia di Italia fino ai nostri giorni al contributo di Garibaldi e delle sue imprese all’unità del nostro Paese.
Ma andiamo per ordine.
Si parte con la prima emissione del 1910 che raffigura l’effige di Garibaldi su 4 differenti valori. Questa serie ricorda in particolare il cinquantenario del Risorgimento in Sicilia e del plebiscito nell’Italia meridionale del 21 ottobre 1860 che sanciva l’annessione al Regno di Sardegna futuro Regno di Italia.
Bellissima e molto ricca è la serie del 6 aprile 1932 che celebra il cinquantenario della morte di Garibaldi. La serie costituita da ben 17 francobolli si può considerare una vera e propria biografia del nostro eroe, partendo dal francobollo che raffigura la casa natale di Nizza, ove nacque il 4 luglio 1807, a quello che riporta la tomba a Caprera, ove morì il 2 giugno 1882. In mezzo i francobolli che ricordano i tanti successi militari ma anche i momenti drammatici della morte dell’amata Anita. Questa emissione venne anche “replicata” per Colonie e Possedimenti italiani con la stampa di altri 164 valori.
Il 5 maggio 1960 viene invece celebrato il centenario della spedizione dei Mille e vengono scelti due celebri momenti: l’incontro di Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II e l’imbarco dei Mille a Quarto. Un suggestivo terzo francobollo completa l’emissione raffigurante il proclama autografo di Garibaldi, con cui si proclamò dittatore della Sicilia in nome di Vittorio Emanale II, da lui appellato re d’Italia.
Ancora ricordiamo l’emissione del 1957 (150° anniversario della nascita e 75° della morte), del 1970 (100° della partecipazione garibaldina alla guerra franco-prussiana) e quella del 1982 (Centenario della morte).
Infine, il 5 maggio 2010 per celebrare il 150° anniversario della spedizione, sono stati emessi dalle Poste Italiane 4 francobolli, per altrettanti luoghi celebri toccati dall’esercito garibaldino: nuovamente Teano e Quarto, Marsala, da dove iniziò la vittoriosa conquista dell’isola, Calatafimi, che sancì la vittoria sulle truppe borboniche..
Questa emissione è arricchito da un bellissimo “foglietto”, che riporta i francobolli precedentemente descritti, uniti in una quartina e con i gli ultimi due valori simbolicamente avvolti dalla bandiera italiana sorretta da un garibaldino.
I notissimi luoghi che Garibaldi attraversò nella sua spedizione vengono inoltre ricordati in annulli filatelici esclusivi effettuati nel giorno dell’emissione della serie. Questo rappresenta una particolarità per i collezionisti e in particolare per coloro interessati ai francobolli annullati il primo giorno di emissione: le buste recanti gli annulli di primo giorno di emissione (chiamate FDC, First Day Cover, letteralmente busta primo giorno) rappresentano un vera e propria tipologia di collezione piuttosto seguita
Da qui l’idea di realizzare anche per Ruscio uno speciale annullo filatelico, che possa rappresentare il nostro piccolo contributo a questo grande libro di memorie e celebrazioni rappresentato dal mondo dei francobolli.
E quale migliore occasione se non quella dell’anniversario della dismissione dell’antica dogana di Ruscio avvenuta nel 1861, che può essere presa come simbolica eliminazione di tutte le barriere, a partire da quelle burocratiche ed economiche, all’interno del riunito Regno di Italia.
Un’idea per il prossimo anno?