Il panorama economico e occupazionale del comunale di Monteleone risulta fortemente caratterizzato dalla quasi esclusiva presenza di due comparti: l’edilizia e l’agricoltura.
Questa situazione di stretta dipendenza ha reso il sistema estremamente fragile in quanto incapace di generare un’offerta differenziata di beni e servizi.
La crisi di uno solo di questi comparti si traduce, come conseguenza naturale, nella crisi dell’intera comunità, non essendo in grado, il comparto sopravvivente, di assorbire la disoccupazione che si è creata e di sostenere da sola l’intera economia del Comune.
All’indomani del sisma del 1979, i contributi alla ricostruzione, che lentamente, ma con costanza, sono stati erogati, hanno favorito la nascita e lo sviluppo di numerose aziende di piccole dimensioni dedicate all’edilizia e ai servizi collegati (impiantistica idraulica ed elettrica), che hanno, così assorbito la disoccupazione proveniente dal comparto agricolo, allora in forte crisi.
Tali aziende, però, non hanno compreso la necessità di riunirsi in un consorzio che, terminata l’esigenza della ricostruzione, avrebbe avuto i titoli per partecipare ed aggiudicarsi appalti di maggiore respiro, quali opere stradali. manutenzioni e restauri, che richiedono l’affidamento a strutture di dimensioni e capacità maggiori, garantendo, così la sopravvivenza del settore. E, per ottenere vantaggi legati a una dimensione aziendale maggiore, la soluzione del corsorzio risulta adeguata e auspicabile anche per le aziende agricole del comune.
Oggi, come mai, è irrealistico pensare di poter perseguire con successo singoli interessi personali o aziendali, senza coltivare anche gli interessi della collettività, offrendo collaborazione e cooperando con tutte le forze economiche del paese.
Le autorità pubbliche e comunali, le associazioni presenti in zona, tra cui le Pro loco, non hanno avuto nel passato la lungimiranza, e forse, la capacità, di indicare precisi sentieri di sviluppo per l’occupazione e per la locale imprenditoria. Politica e volontariato sociale non possono esaurire la loro funzione nella ordinaria amministrazione di un Comune e nell’organizzazione di feste e porchettate.
Qual’ è, allora, l’obbiettivo di sviluppo da porsi per il prossimo futuro?
Una parte del grande flusso turistico atteso per gli anni del Giubileo, potrebbe essere attirato, mediante una appropriata offerta turistica e culturale, proprio verso Monteleone. Il nostro comune, anche se decentrato rispetto ai luoghi della grande tradizione francescana, che saranno certamente al centro dei movimenti dell’Anno Santo, ha sicuramente qualche freccia ben appuntita incoccata nel proprio arco.
Se occorre ne citeremo alcune: la vicinanza a Cascia e Norcia, visitati anche oggi da numerosi pellegrini, l’ambiente naturale circostante, le ultime propaggini della Valnerina e la Valle del Corno, il castello e il borgo medievale, che nulla hanno da invidiare a altri paesi dell’Umbria ben più noti e meta di numerosi visitatori, le tipiche produzioni agricole, oggi sempre più orientate verso le coltivazioni biologiche.
L’organizzazione e pianificazione, il reperimento delle risorse economiche ed umane, per non arrivare impreparati a questo evento, richiedono l’apporto e, soprattutto, la collaborazione, di tutti.
I singoli cittadini, le aziende della ristorazione e alberghiere, le aziende agricole, le forze politiche e le Pro Loco, dovranno lavorare insieme per creare il prodotto Monteleone, frutto delle sinergie di tutte le forze vive del nostro Comune.
Soltanto sviluppando la cultura dell’accoglienza, ove ogni singola attività (bar, ristorante, albergo, azienda agricola, negozio) si combini con le altre, rappresentando un tassello indispensabile per l’armonia dell’intero mosaico, potremo creare un prodotto, "Monteleone" appunto, che offra arte e cultura (castello, museo), tradizioni (feste e folklore), artigianato (ceramica), sport (equitazione, trekking), gastronomia (farro, lenticchia), ambiente naturale (agriturismo ed escursioni), in grado di soddisfare anche i turisti più esigenti.
Requisito fondamentale sarà la collaborazione e il coordinamento degli sforzì, perché, ne siamo sicuri, qualsiasi attività discordante con il progetto "Monteleone", metterà in serio pericolo il successo stesso dell’operazione.
Ogni volta che si boicotterà una anche piccola attività culturale, che verrà costruita una baracca di lamiera sul limitare del bosco, o si tollererà la presenza di una discarica nelle nostre valli, ogni volta che non si sosterrà una iniziativa economicamente e socialmente valida, allora ci allontaneremo dal nostro obiettivo. Forse per sempre.
E allora, offrendo queste pagine a un serio e fattivo dibattito sul futuro del nostro paese e alle vostre proposte… buon lavoro, insieme!
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QUALCHE IDEA PER IL TURISMO CHE COMUNE E PRO LOCO POTREBBERO REALIZZARE IN COLLABORAZIONE
"Noi siamo qui"
Indicazioni e cartellonistica stradale per pubblicizzare le strutture (alberghi, ristoranti, zone pic-nic…) e le manifestazioni culturali e gastronomiche.
"Fermatevi, anche soltanto un attimo, da noi"
creare zone di sosta attrezzate per l’accoglienza di modi diversi di far turismo
– sosta breve: aree attrezzate per pic-nic e colazioni (ritorni positivi sui negozi di alimentari e su rivendite di prodotti tipici) -sosta medio lunga: aree attrezzate per il campeggio di tende e camper con i servizi necessari (ritorni positivi su tutta l’economia del Comune: alimentari, macellerie, ristoranti, ferramenta…)
"Ecco dove potete alloggiare da noi"
determinare la capacità di accoglienza turistica del Comune (alberghi, camere e abitazioni in affitto) per rendere omogenea l’offerta al turista e collegarla con un circuito di agenzie di viaggio realizzando un "Archivio dell’accoglienza monteleonese".