“Giornata mondiale contro la violenza di genere 2023”… e Monteleone si tinge di rosso con le scarpe sulle cordonate del borgo e le ballerine all’uncinetto per le stradine di Ruscio
La Pro loco di Monteleone e il Gruppo de "Il filo tra le mani" di Ruscio hanno donato alla nostra comunità l’opportunità di confrontarci su un tema purtroppo ancora oggi di grande attualità, organizzando due semplici ma toccanti momenti di riflessione collettiva sul tema della violenza contro le donne. Agli organizzatori il sincero e sentito ringraziamento della Associazione Pro Ruscio. Riportiamo una breve cronaca.
L’ultima settimana di Novembre è stata dedicata ad una profonda riflessione sulla violenza di genere, sugli ultimi tragici fatti di cronaca e su due donne che la nostra terra ha conosciuto e che hanno trovato morte per mano dei loro compagni.
La Pro Loco di Monteleone con grande dedizione ha ricordato Clara.
Scarpette rosse sulle Cordonate di Monteleone
Lavorava come levatrice nel nostro Comune, figura fondamentale per le gestanti. Madre di un piccolo bambino, fu uccisa dal marito nella loro casa nel centro storico di Monteleone. Era il 1971.
La giornata di sabato 25 Novembre ha visto l’installazione di una panchina rossa a lei dedicata, in largo Carlo Innocenzi. Un meraviglioso allestimento in rosso ci ha accompagnati fino in teatro, dove il tema è stato affrontato anche da un punto di vista sanitario, grazie alla presenza di medici, psicologi e infermieri. La giornata è proseguita all’insegna dell’arte, della letteratura e dello spettacolo. Prima al Museo della Biga e poi al teatro Carlo Innocenzi.
La prima neve della stagione ha reso tutto più magico. Le innumerevoli scarpe rosse, preparate e poi disposte dalla Vice presidente della Pro Loco di Monteleone hanno brillato lungo la scalinata delle cordonate, creando una scenografia indimenticabile all’ombra della bella Torre dell’Orologio.
Il giorno successivo, tutta la comunità di Ruscio, in una splendida giornata di sole con quel cielo terso che solo al nostro paesello sembra essere visibile, ha voluto percorrere 470 passi nella storia di Stefania, questa è la distanza, infatti, tra la sua vecchia casa e la panchina rossa di via della Tazzaretta.
La locandina dell’evento di Ruscio
E’ stata una giornata particolare, dopo 24 anni, il Gruppo de "Il filo tra le mani" ha dato voce alla triste storia di Stefania Perelli, la giovane donna originaria di Ruscio, fatta uccidere dal marito nel 1999.
Stefania, il giorno del suo matrimonio
Una passeggiata silenziosa e composta si è spiegata dalla casa, dove Stefania trascorreva insieme ai figli bambini le serene giornate di ferie estive, fino alla panchina rossa di Ruscio dove è stata scoperta la targa a lei dedicata.
La Panchina Rossa di Ruscio
Il percorso è stato segnato da 70 paia di scarpette rosse realizzate all’uncinetto, dal gruppo de "Il filo tra le mani", proprio a ricordare donne e figli, vittime di violenza.
Momenti intensi che hanno rivelato il dolore vissuto dei familiari di Stefania, che ancora soffrono la mancanza di una madre sorella e zia. La lettura di una lettera scritta dalla nipote Valentina, ha fatto toccare a tutti i presenti il dramma vissuto ed ancora vivo in questa famiglia.
Le sorelle di Stefania, Luciana (dx) e Graziella, sulle scalette della casa di Ruscio
Stefania sulle stesse scalette di casa
Le sorelle di Stefania, Luciana e Graziella, hanno voluto donare all’Archivio della Memoria di Ruscio le copie di alcuni giornali dell’epoca che riportavano le notizie e gli aggiornamenti relativi al processo del terribile delitto.
Una sorta di passaggio di testimone: un triste evento privato, un intimo dolore familiare diventa, deve diventare, momento di riflessione per tutta la collettività del nostro paese. Conserveremo questa memoria nel nostro Archivio perchè rappresenta un pezzo della storia di Ruscio da non dimenticare.
Le donne del "Il filo tra le mani", con una cerimonia semplice ma molto toccante, hanno voluto cosi’ ribadire il loro NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE