Durante l’inverno la comunità di Ruscio ha perso un altro amico: Renato Alfonsi.
Il ricordo di Renato ci riporta necessariamente a quei bellissimi momenti di musica che la Pro Loco ha realizzato nel corso delle passate estati e che hanno visto proprio in Renato uno dei principali protagonisti, grazie soprattutto a quei meravigliosi pianoforti che con suo fratello Gigi mettevano gratuitamente a disposizione della comunità per la realizzazione dei concerti dell’Estate Rusciara.
Senza togliere nulla al presente ritengo che quelli sono stati sicuramente i momenti più intensi della vita dell’Associazione con la disponibilità di taluni soci (Renato per primo) e le poche ma semplici bellezze del Paese (mi riferisco alla Chiesa di Santa Maria del Piano ed all’Addolorata) siamo riusciti con poche spese ma tanta buona volontà a realizzare serate toccanti, portando anche nel nostro piccolo paese la musica di livello, quella che si ascolta in religioso silenzio, quella che non morirà mai!
Non posso non ricordare il giorno in cui trasportammo lungo la strada del Piano su una pedana traballante un meraviglioso “gran coda Stenway & Son’s” per sistemarlo nella Chiesa di Santa Maria dove la sera si sarebbe svolto un concerto. Un pianoforte di quelli che si vedono nelle grandi sale per concerti delle filarmoniche internazionali e che in quel momento girava tra i monti di Ruscio sotto il sole di agosto.
Tutti ci adoperammo nel trasporto perché quel gioiello della tecnica nato per far vibrare sensazioni giungesse sano e salvo a destinazione. E non si può dimenticare il momento in cui durante le prove nella chiesa vuota, un gregge di pecore passò davanti al portone spalancato. Il suono limpido ed armonioso che usciva dai tasti d’avorio si unì al suono dei rustici campanacci montanari. Una “Pastorale” naturale, nata per caso creando sensazioni che solo la musica sa dare!
Ed ogni anno il rito si riproponeva con la realizzazione di gradevoli serate di musica che hanno coinvolto anche spettatori dei paesi limitrofi, dando la possibilità a giovani talenti di esibirsi di fronte ad un pubblico di certo non esperto ma attento e rispettoso. Serate di pianoforte a cui si sono unite serate di musica con altri strumenti, a volte inconsueti come l’arpa, il flauto o la nobile chitarra.
Momenti passati, che sempre rimarranno nella memoria di chi li ha vissuti, di chi li ha voluti e seguiti con attenzione. Momenti che ci permetteranno di ricordare sempre con estremo affetto e simpatia tutti quelli che hanno contribuito alla loro realizzazione.
Tra questi Renato, il suo impegno e la sua estrema disponibilità. Renato che con la suo storica e prestigiosa attività professionale era abituato a vivere grandi momenti culturali ed ad essere contornato di grandi musicisti e concertisti. Renato che con slancio ed amore contribuì a fare lo stesso in uno sperduto paese tra i monti della Valnerina.
Ancora grazie di cuore!! Pier Paolo