Incontri ravvicinati

By proruscio

Imenotteri, zanzare, mosche, pidocchi … Sono solo alcuni di quei fastidiosissimi insetti con i quali molti di noi mai avrebbero voluto fare conoscenza. E’ soprattutto nei mesi caldi che questi incontri ravvicinati si ripetono compromettendo gite in montagna o incauti bagni di sole. Consigli utili, spesso rivolti ad evitare punture indesiderate, come l’attenersi dal tagl iare siepi senza protezione, camminare a piedi nudi sui prati, usare prodotti profumati all’aperto, consumare bibite o alimenti dolci sempre all’ aperto, avvicinarsi ai cassonetti dei rifiuti, potrebbero prevenire buona parte di questi episodi. Ma vediamo cosa accade in caso di puntura.

Puntura da imenotteri: api, calabroni, vespe.

Generalmente il veleno di questi insetti produce reazioni locali con dolore, arrossamento, prurito. Cosa fare: se nel punto di lesione rimane il pungiglione occorre eliminare accuratamente il sacco velenifero senza però spremere la parte. Lavate con acqua e sapone e applicare del ghiaccio se vi
è edema (gonfiore). Nei casi più importanti si devono assumere antistaminici o cortisonici (ma in
tal caso è necessario l’intervento medico).
I sintomi possono essere soltanto locali o, talvolta, sistemici (generalizzati). In quest’ultimo caso si può avere prurito diffuso, orticaria, difficoltà respiratoria fino ad arrivare allo shock anafilattico
che rappresenta una drammatica emergenza medica. E’ questo un
evento gravissimo, talvolta preceduto da sintomi premonitori che richiede un pronto intervento medico (con somministrazione di Adrenalina) e ospedalizzazione del paziente.

Puntura da mosche ematofaghe: crisopetafano.
Le lesioni determinate da questi insetti, spesso multiple e dolenti si presentano con arrossamento ed edema. In genere il prurito è assente. Anche in questi casi il trattamento è basato sulla detersione della lesione e sulla somministrazione di pomate cortisoniche e antistaminici per bocca.

La Pediculosi.
Si intende per pediculosi la infestazione nell’uomo di parassiti a tutti noti come pidocchi. Sono questi insetti di piccole dimensioni che colonizzano frequentemente il cuoio capelluto (o altre parti del corpo coperte da peli: pube, ciglia, sopracciglia) dove depositano delle caratteristiche uova, simili a forfora, lucenti, meglio conosciute come lendini.
Le lendini saldamente adese ai capelli si rinvengono soprattutto nella zona periauricolare e posteriore del capo.
I! sintomo più frequente è il prurito, causa di lesioni da grattamento più o meno estese.
Il trattamento prevede la applicazione di uno shampoo specifico e nella sua rimozione con abbondante risciacquo. Si deve ripetere 10 stesso trattamento dopo qualche giorno per evitare che qualche lendine, resistente alla prima applicazione, possa trasformarsi in insetto adulto cronicizzando così la infestazione.