La Banda Musicale di Monteleone di Spoleto

By proruscio

 La Banda di Monteleone di Spoleto, con le varie denominazioni con cui di volta in volta ha attraversato la storia, è oggi percepita dai monteleonesi come elemento costituente l’identità del paese e come possibilità per ognuno di noi di partecipare attivamente alla vita della nostra piccola comunità.

Tutto iniziò nella neo-nata Italia della seconda metà dell’800: alcuni verbali delle assemblee delle giunte comunali del tempo, presiedute dal sindaco Francesco Rotondi, fanno riferimento al Concerto Cittadino del paese, la cui nascita si fa risalire al 1866-’67, anno in cui venne affidato l’incarico di maestro a Luigi Crescentini.

Vennero indette numerose assemblee per discutere la proposta di decurtare o abolire definitivamente le spese del Comune in favore del Concerto Cittadino, incluso lo stipendio del maestro di musica. Le motivazioni risiedevano nelle discordie tra frazioni e comune per accaparrarsi i finanziamenti municipali e nell’impoverimento sempre crescente del Comune stesso, che dalla fine dell’800 ai primi decenni del ‘900, portò, come anche avvenne in tutta Italia, una buona fetta della cittadinanza a lasciare a malincuore la propria terra d’origine per recarsi all’estero in cerca di un futuro che la Patria non poteva offrire.

 1994 in visita dal Papa

Il primo Concerto fu così sciolto definitivamente il I gennaio del 1895, nonostante alcuni cittadini lottarono tenacemente per mantenerlo in vita , tra questi vi erano i consiglieri Rotondi Antonio e Innocenzi Domenico (padre di Carlo Innocenzi) il quale difese “la nobile istituzione” che si voleva far cadere rimarcando il decoro che essa rappresentava per il paese.

E’ solo circa 30 anni dopo che si fece avanti l’idea di un nuovo Concerto Cittadino; stavolta però venne dall’alto: il commissario prefettizio, a capo del comune nel periodo fascista, dispose la costituzione di una commissione di studio e controllo dell’attività bandistica, destinò al Concerto una cospicua cifra annua comprensiva delle spese per l’istituzione della scuola di musica per giovani allievi.
Nonostante i buoni propositi tutto andò perduto quando una tragedia di dimensioni ben maggiori delle “beghe cittadine” o della povertà di risorse municipali, travolse il paese: la II Guerra Mondiale.
La voglia dei monteleonesi di dimenticare e di risollevarsi dalla catastrofe si evince dal tentativo già nel ’46 di ricostituire la Banda del paese, ma purtroppo la scomparsa del vecchio maestro Girolamo Iachetti e la seconda grande ondata migratoria ne impedirono la ricostituzione.
Finalmente nel ’77 , ispirati da un corso musicale offerto dalla Regione Umbria, un piccolo gruppo di coraggiosi monteleonesi rispolverò l’antico sogno, che in passato era stato più volte realtà: la Banda di Monteleone.

La prima assemblea si riunì il 6 dicembre del ’77 e vi presero parte i 24 monteleonesi, che oggi consideriamo gli storici componenti del nostro Corpo Bandistico e si prova una certa commozione nel vedere il foglio di quaderno su cui fu scritto il primo verbale della prima assemblea firmato da tutti i presenti. Si volle dare da subito un’impronta organizzativa decisa, stabilendo la cariche: fu eletto presidente l’illustre Gualfredo Iachetti e si affidò l’incarico di maestro di musica all’amatissimo Paride Magrelli: musicista e pittore apprezzato, nonché persona amabile e stimata, il cui ricordo è ancora vivo nei monteleonesi, che da lui impararono a suonare le prime note.

La neobanda inoltre prese il nome dal celebre compositore che a Monteleone ebbe i natali: Carlo Innocenzi.

I successi del Maestro Carlo Innocenzi
Fanno tutt’ora parte del repertorio della banda le sue musiche più famose:”Mille lire al mese”, “Addio sogni di gloria”, “Un saluto al mio paese” dedicata a Monteleone, e in sala musica è custodita la sua viola donata al corpo Bandistico dalla famiglia Innocenzi.
Il 9 dicembre ‘77 la Banda fece la sua prima uscita ufficiale per la festa del Focone della Venuta, in onore della Madonna.

Forse fu proprio grazie a questo esordio in cui la Banda potè ricevere la Sua benedizione che è giunta questa volta illesa fino ai nostri giorni.

Le attività della Banda si moltiplicavano ed essa acquisiva un consenso popolare sempre più grande:nel 78 poteva contare su 49 elementi effettivi e su 19 allievi.                              La costituzione della nuova banda fu una vera e propria rivoluzione culturale per il nostro piccolo paese:nel giro di qualche anno circa la metà dei residenti imparò a leggere la musica e a suonare uno strumento.
Tutta la popolazione era coinvolta trasversalmente nella vita bandistica:dai bambini agli anziani, dagli artigiani agli impiegati , sino al parroco del paese: Don Angelo Corona che in qualità di sassofonista fu uno dei primi partecipanti.
Da allora la Banda è stata per Monteleone un punto di riferimento, un motivo di orgoglio e prestigio per la cittadinanza che all’interno del Corpo Bandistico può interamente riconoscersi.

Non c’è famiglia a Monteleone e frazioni che non abbia donato almeno un componente a questa associazione, di generazione in generazione i monteleonesi hanno indossato la divisa della Banda e con essa si sono “passati” di padre in figlio la passione per la musica.

Si diede vita ad una fertile scuola di musica, grazie al costante lavoro del maestro Vittorio Altavilla, che nel ’90 subentrò al maestro Magrelli, e a cui si deve il merito di aver portato la Banda di paese a livelli mai raggiunti prima. I più promettenti tra i giovani allievi hanno poi ottenuto il diploma al Conservatorio e oggi, oltre ad essere motivo di vanto per la nostra Banda, offrono il loro contributo alla scuola di musica per la formazione di nuovi giovani musicisti. Grazie allo spirito d’iniziativa e alla fervida passione che anima i suoi partecipanti la Banda ha attraversato un trentennio d’oro, oltre a celebrare gli eventi e le feste tradizionali del paese (S. Cecilia, Festa della Madonna della Misericordia, Festa della Madonna Addolorata…), ha preso parte a numerose rassegne bandistiche di grande prestigio (molte edizioni di  “Scorribanda”…), è comparsa inoltre in alcune trasmissioni tv RAI (“Uno mattina”, “Utile e futile”….), e infine sono state organizzate numerose gite all’estero ( a Praga, ad Atene, a Barcellona,….).

Gualfredo Iachetti

Indimenticabile poi è stato l’incontro alla sala Nervi con il Papa Giovanni Paolo II il 26 gennaio del ’94.

E’ doveroso ricordare che la Banda non è l’unica organizzazione attraverso la quale i monteleonesi esprimono la passione per la musica, infatti è presente anche la corale “Emma Vannozzi” che ormai vanta 16 anni di attività. Tra le due associazioni vi sono stretti legami, primo tra tutti la condivisione di alcuni componenti che fanno parte di entrambe le associazioni.

Evento sicuramente degno di nota è stata la celebrazione del trentennale del Corpo Bandistico “C.Innocenzi”: erano presenti al concerto in piazza, le figlie del celebre compositore, e per l’occasione è stata allestita anche una mostra nelle vicinanze della storica “sala di musica”nel Convento di S. Francesco.
Vi erano esposti vecchi strumenti musicali, fotografie d’oggi e d’un tempo… che rievocavano ricordi, affetti e musiche cari al cuore di ogni monteleonese. E ancora per i festeggiamenti del trentennale è stata presentata la pubblicazione della prima ricostruzione storica della Banda di Monteleone scritta dal Prof. Spada.
Intanto però da tempo la Banda subiva un periodo di stallo e di apatia dovuto forse ad una mancanza di entusiasmo e il numero dei partecipanti e degli allievi era diventato ormai esiguo. Alcuni componenti per impedirne lo scioglimento decisero di ricominciare da capo, non senza accese discussioni e purtroppo con la perdita (speriamo non definitiva) di alcuni elementi.
Cercarono un nuovo maestro e richiamarono in Banda dei “musicanti” che si erano persi in questi anni.
Il presidente Attilio Allegretti e i nuovi giovani consiglieri sono riusciti a ritrovare, con spirito nuovo, una voglia di rinascita, una voglia di fare musica e di stare insieme che ormai sembravano perdute. In questo la Banda è stata assistita dalla fortuna, visto che un giovane direttore di formazione jazzistica, di talento e dall’invidiabile curriculum: Marco Collazzoni, ha notato il nostro piccolo complesso musicale e ha accettato la nostra proposta mettendosi per primo in gioco in questa avventura. Sono state però non solo le risorse professionali ma anche quelle umane,come il suo carisma,a conquistare i “musicanti”e a favorire il nuovo clima che anima la Banda.

Tutto ciò l’ha portata ad eseguire per il Concerto di Capodanno 2009 una performance entusiasmante e indimenticabile! Il Corpo Bandistico sta organizzando per quest’anno numerose iniziative: una nuova visita a Roma dal Papa il prossimo 22 Aprile e una gita di 5 giorni a Trenton (NJ), prevista per Ottobre 2009 in occasione del Columbus Day, l’intenzione è un gemellaggio simbolico con il nostro Monteleone d’oltreoceano, in linea con il progetto portato avanti dai volontari del SCN 2008-’09 per le Pro Loco di Ruscio e Trivio: “I flussi migratori del ‘900 nel comune di Monteleone di Spoleto”.

Ho raccontato la storia della mia Banda con il trasporto e la passione di ‘musicante’e con tutto l’affetto assorbito dai miei genitori (ex-“musicanti”appassionati) che nutro per essa. Ho indossato per la prima volta la divisa all’età di 11anni, nella Banda ho avuto modo di crescere, di coltivare le mie amicizie e i rapporti con i miei paesani, di sentirmi parte di una comunità, di apprezzare una delle più grandi virtù che ormai da anni appartiene al mio paese: la capacità di amare la musica e di saperla fare.