Grazie all’interesse di Don Angelo Corona verso la terra di Monteleone, viene giustamente portato alla ribalta un monumento insigne non solo del nostro comune, ma certo di grande rilevanza anche nel panorama dell’architettura sacra dell’intera Umbria.
Il nostro parroco ha infatti curato una monografia sulla chiesa di San Francesco a Monteleone, di cui ci fornisce molte notizie storiche desunte da fonti scritte e da documenti ecclesiastici, in grado di rilevare particolari inediti e interessanti per tutta la comunità o anche per i singoli o per le intere famiglie, che nei nomi dei propri antenati scopriranno una fetta sconosciuta della propria storia.
Oltre a fornire molti particolari storici, il testo di Don Angelo ha anche il pregio di presentare dettagliatamente e con un prezioso corredo fotografico tutti gli aspetti della chiesa. siano essi pittorici, plastici o liturgici.
Scopriamo allora tanti particolari di affreschi che, puressendo in bella vista nella chiesa, ci sono sfuggiti o qualche marmo della piccola ma interessante galleria lapidea nel corridoio che si affianca al chiostro; ammiriamo, infine, con stupore la notevole serie di affreschi della chiesa inferiore alle spalle del "teatri no", di qualità davvero alta e degna di ulteriore approfondimento storico artistico.
Sembra spontaneo, dunque, auspicare che anche il patrimonio artistico e culturale nornlalmente chiuso al pubblico venga reso accessibile almeno periodicamente durante i mesi estivi, perchè tutti possano goderne e, in particolare modo, le generazioni più giovani, che hanno avuto meno occasioni per conoscerlo e che vanno guidate per mano verso una maggiore sensibilità ai fatti storici, artistici, culturali e ovviamente religiosi, visto che l’arte concorre in prima persona a sollecitare la fede attraverso la proposta d’immagini sacre a volte piu’ esplicative degli stessi testi scritti.
Non resta che concludere consigliando a tutti la lettura di questa monografia, augurando che l’esempio di Don Angelo venga seguito da altri amanti dell’ arte e della storia della terra monteleonese,così ricca di altissime testimonianze, e di tutta la Valnerina, con la speranza che il messaggio della "BARROZZA" di essere un punto d’incontro tra le varie comunità della zona anche in materia culturale venga raccolto.